La sua chance è arrivata dopo il fatidico 31 gennaio, giorno in cui il mercato del Bologna si è chiuso senza l’arrivo di un portiere: Gianluca Curci, dopo cinque gare consecutive da titolare, traccia in conferenza stampa il bilancio del suo primo mese in campo: “Sono contento perché ora ho la possibilità di dimostrare se sono un bravo o cattivo portiere, cosa che fino ad ora gli infortuni non mi hanno permesso di fare” – esordisce il numero 1 del Bologna – “La squadra gira al meglio e sono felice di queste cinque partite, ho sempre creduto di potercela fare anche se dopo sei mesi praticamente sempre ai box era difficile pensare positivo”.
La paura si era insidiata nel portiere romano, specialmente dopo il terzo infortunio contro il Palermo, ma oggi Curci appare realmente sereno: “Quando provavo a rinviare la palla, avevo sempre paura di avere ricadute e di non riuscire a tornare a giocare. C’è stato poi il mese di gennaio, quando il Bologna cercava altri portieri che non sono arrivati” – ricorda l’estremo difensore – “E lì ho capito che potevo avere la mia occasione. Il mese del mercato è stato duro, ma a me non è pervenuta nessuna offerta né da parte della società né da parte del mio procuratore”. Il problema fisico di Curci è stato una fibrosi del muscolo che non gli permetteva certi movimenti, per questo i dottori del Bologna lo hanno mandato prima da uno specialista e ancora oggi gli fanno svolgere diversi esercizi specifici sul campo. Durante il mercato, nonostante questi infortuni, il suo nome è stato accostato per qualche giorno anche all’Inter che cercava un secondo portiere: “Anche lì solo voci, domenica li ritroviamo da avversari. Ci attendono due partite difficili, gare che si preparano da sole e che hanno in sé molte motivazioni” – afferma Curci – “L’inter ha tanti giocatori di qualità e sarebbe bellissimo vincere a Milano”.
La squadra nerazzurra dovrà fare a meno di Handanovic, squalificato: “É uno dei portieri più forti della serie A, insieme a Buffon e Marchetti. E’ sempre continuo e decisivo, le sue prestazioni sono di altissimo livello”. A chi gli chiede chi è invece il peggiore portiere, Curci risponde ridendo: “Io”. Nonostante nelle ultime cinque gare non si sia dovuto trovare a compiere parate miracolose, il portiere rossoblu sembra avere trasmesso a tutto il reparto difensivo una certa tranquillità: “Quando giochi sereno, il tuo stato d’animo lo trasmetti anche ai difensori. Sono cose normali, poi è ovvio che le vittorie e le prestazioni danno più sicurezza a tutta la squadra”. Forse, era giusto questa caratteristica che mancava a Federico Agliardi che ha giocato al suo posto per quasi tutto il girone d’andata: “Il mio rapporto con lui è come prima, io ho sempre avuto ottimi rapporti con tutti sia da primo che da secondo portiere” – sottolinea Curci – “Ha ricevuto critiche esagerate ma i tifosi ho visto che l’hanno sempre appoggiato. Se le critiche sono costruttive vanno bene ma noi portieri siamo comunque preparati, anche perché un mezzo errore per noi vale doppio”. Nelle due partite del portiere romano nel girone d’andata, quando entrò e si fece male in entrambe le occasioni prima della fine del primo tempo, il Bologna vinse con un numero elevato di gol. Per questo, è considerato un po’ un talismano: “Tanta gente mi diceva di entrare anche solo cinque minuti perché portavo bene. Ora che gioco da titolare, so che la squadra ha giocato grandi partite e magari io mi sono dovuto impegnare poco però un ricordo particolare ce l’ho sulla parata su Jovetic al 92esimo e sul rinvio per Gilardino che ci ha fatto segnare il secondo gol”.
Dopo le bellissime vittorie in pochi giorni contro la Fiorentina e il Cagliari, al Bologna mancano solo otto punti per raggiungere la quota salvezza: “La strada è ancora lunga, ma l’ultima gara ci ha fatto fare un salto di qualità frutto del lavoro di sette mesi. Sappiamo di avere 32 punti in classifica e 11 di distacco dalla terzultima, però prima pensiamo a salvarci e poi a seconda di quante partite mancano alla fine possiamo puntare ad altro come la parte sinistra della classifica” – commenta Curci – “Io da dentro vedo una squadra compatta: ecco, la parola squadra rappresenta proprio la nostra essenza: tutti attacchiamo e tutti difendiamo”. L’obiettivo personale, per il numero 1 del Bologna, è uno solo: “Giocare più partite possibile per fare in modo che il Bologna mi riscatti, ho giocato 50 partite di fila tra Siena e Sampdoria e posso riuscirci anche qui”. Infine, le ultime parole sul concerto stupendo di ieri sera in Piazza Maggiore per Lucio Dalla dove la squadra rossoblu sul palco ha eseguito un balletto sulle note di “Attenti al lupo”: “É stata una cosa improvvisata ma ci ha fatto piacere dedicargli quel balletto, era un grande tifoso del Bologna e a lui dovremmo dedicare tutte le nostre vittorie”.
[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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