Domani dovrebbe esservi l’incontro tra Bologna e Inter per decidere le sorti di Taider. Dovrebbe, usiamo il condizionale perché non sarebbe né la prima né l’ultima volta che una cosa di cui tanto si è parlato si conclude con un nulla di fatto. Dicevamo, capiremo tante cose che metteranno inequivocabilmente a nudo la situazione in cui versa la società rossoblù.
La trattativa per il centrocampista algerino sembra molto una barzelletta che però non fa ridere nessuno, forse solo la tifoseria interista che nella parte del gatto gioca col topolino, certa di fare la spesa nel discount felsineo che non opporrà resistenza. Nel giro di pochi giorni si è passati da 8 milioni più metà Krhin e i prestiti di Mbaye e Duncan, fino ad arrivare ad oggi con la proposta vergognosa.. indecente diremmo: 3,5 milioni più il prestito di Mbaye, roba da leccarsi i baffi. Come dire, Capello che la serie A non l’ha mai vista vale più di Taider. Inverosimile. Ma il discorso è un altro. Guaraldi accetterebbe la seconda proposta? Se si, ci si metta il cuore in pace, sarebbe evidente che la società non ha più forza di andare avanti ed è disposta a cedere tutto il cedibile con un conseguente crollo generale nel tempo.
Sensazione nostra, domani non si chiuderà nulla, Taider resterà e fine dei giochi, ma se così non sarà, bisognerà davvero mettersi le mani nei capelli. Inutile stare a ripetere ancora una volta il pensiero di Pioli, che comunque ieri ha lasciato intendere andrà avanti in ogni caso, si tratterà solo di comprendere questa benedetta asticella a che altezza sarà posta. Per ora senza ombra di dubbio è scesa, è un organico peggiorato, una rosa più debole di quando era debole e che soffrirebbe non poco per mantenere la categoria. Un Bologna che ricorda molto quello del 2008/09, tenuto a galla dal solo Marco Di Vaio e dalla grazia concessa da San Milito.
Per fare le cose per bene non si dovrebbero cedere i “big”, acquistare un difensore di esperienza, riprendere Perez, trovare un nuovo Gabbiadini e almeno un esterno in grado di crossare e saltare l’uomo. Con che soldi? Lo capiremo domani. Intanto tra 14 quattordici giorni si va a Napoli per la prima di campionato. E’ tutto da fare, se si potrà.
[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]