Bologna, Fuochi: “Squadra meno forte dell’anno scorso ma non da bassa classifica”

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Il Bologna dopo la prova importante contro il Catania è incappato in una prestazione da mani nei capelli contro la Fiorentina e la tifoseria si interroga: quale è il reale valore della squadra? Sempre quello. Non da prima metà della classifica (il lato sinistro, per capirci), non da ansie per le battaglie della retrocessione. E’ una squadra meno forte di un anno fa, quando, per di più, molti fattori si incastrarono benignamente al di là delle previsioni, ma non debole quanto almeno 4-5 formazioni di bassa classifica. Dei Diamanti e dei Gilardino, fra le dannate, non se ne vedono tanti. E’ anche vero che ci sono pezzi che mancano tanto. Personalmente, dico Mudingayi, uno che faceva tanta roba davanti alla difesa.

Gilardino non ha ricevuto un solo pallone, Diamanti è risultato quasi nullo, ma tutta la squadra non ha girato. Giornata storta o la Fiorentina è di un altro livello? La Fiorentina è più forte del Bologna, ma questo non esclude che ci possa giocare contro molto meglio di quanto non sia riuscito al Bologna. E anche Pioli dovrà trovare qualche alternativa alle sue fonti di gioco e ai suoi terminali. Tante squadre, soprattutto di bassa classifica, intorno a Diamanti potrebbero allestire gabbie che lo escludano dal gioco. Ci vorrà altro per creare pericoli.  

Fa sempre discutere Agliardi. Chi lo giustifica perché non in piena forma, chi lo ritiene non adatto a giocare titolare in serie A. Il tuo punto di vista quale è in proposito? Sarebbe bene non ripetersi ogni settimana le stesse cose. Agliardi è un medio portiere di A, forse un po’ meno che medio, che una volta parerà di più e una di meno. Viviano e Gillet erano un valore aggiunto, Agliardi potrà esserlo, eventualmente, ma non ha alle spalle una carriera che autorizzi troppi sogni in tal senso. Detto ciò, al Bologna si sono accontentati di questa soluzione (o di Curci, reduce da stagioni così così). Così come si sono accontentati di tante altre. Possono bastare come no, per l’immediato. Di veramente allarmante c’è che si vedono in squadra sempre meno giocatori di prospettiva. Si naviga a vista, insomma, per il risultato minimo, e poi, di nuovo, ci si penserà l’estate prossima. Si può dire che non è un futuro esaltante? E si può aggiungere che è pure pericoloso, cioè che, la prima volta che si sbagliano i 3-4 pezzi chiave, si va giù, si perdono i baiocchi fitti di Sky e tornare su diventa un’impresa enorme?

Ha destato ottima impressione Sorensen che per non si sa quale motivo non trova mai spazio. E’ apparso sicuro e preciso. C’è possibilità di rivederlo, magari dal primo minuto, è Pioli lo relegherà nuovamente in panchina? Sorensen ha mostrato buone cose, ma soprattutto gli allarmi fisici per Natali, culminati in un verdetto clinico drammatico, fanno sì che Sorensen andrà usato, per amore o per forza. E’ uno dei pochi, appunto, di prospettiva. L’altro è Gabbiadini. Se ingrana, può fare la differenza, ma con quel settore punte inutilmente sovraffollato bisognerà scommetterci forte. Preso Gilardino, magari Acquafresca serviva il giusto. Ma anche queste sono storie vecchie, sempre uguali. Se Gabbiadini è accoppiabile con Gilardino, lo preferirei a Kone. Lavoro per Pioli. 

A Conte è stata concessa una riduzione della pena da 10 a 4 mesi, si userà lo stesso metro di misura per Portanova o è una speranza vana? Si dice da tempo che Portanova potrebbe avere un analogo sconto. E’ più che una speranza. Crediamoci.

La classifica appare piuttosto compatta, tra gli 11 punti della Roma e i 5 di Palermo, Atalanta e Cagliari ci sono ben dodici squadre. C’è spazio per sogni o bisogna solo guardare in basso? Continuerei a guardare in basso. Senza angosciarsi, però facendo attenzione. A Cagliari soprattutto, uno scontro diretto.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]