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Bologna: intervento di Guaraldi nel giorno della presentazione di Lopez

Dopo diversi mesi di silenzio Albano Guaraldi torna a parlare in conferenza stampa, nel giorno della presentazione del nuovo allenatore del Bologna Diego Lopez. Nessuna parola era mai uscita dalla bocca del Presidente dopo la retrocessione, salvo qualche corta battuta all’uscita dall’ultimo Consiglio d’amministrazione. Oggi invece, decide di sfogarsi e prendersela in particolar modo con la stampa: “Parlo senza contraddittorio, anche perché voi giornalisti mi fareste apparire come il solito coglione. State facendo una crociata suicida contro di me non capendo che se fate la guerra alla mia persona, intaccate la sopravvivenza del Bologna. Il problema infatti non  è Guaraldi ma la salvezza di questo club”.

Sono tanti gli argomenti toccati dal Presidente rossoblu, annotati dallo stesso in un foglio e che riportiamo per punti:

ISCRIZIONE – “Il Bologna si è iscritto solamente grazie all’aiuto di pochissime persone che ci sono state vicine, in prima persona il Dottor Mengoli di Banca di Bologna che ci ha concesso la fidejussione e ha permesso così di sbloccare l’anticipo del paracadute. É vero, abbiamo preso un punto di penalità, ma grazie a lui abbiamo rotto un circolo vizioso. Lo ringrazio personalmente sia come persona che come Istituto, è stato l’unico a capire realmente quanto sia importante il Bologna per Bologna. Si è preso una responsabilità, ha creduto in noi e ha dimostrato un attaccamento a questa squadra difficile da trovare soprattutto dove gira il denaro”.

RINGRAZIAMENTI – “Oltre a lui voglio ringraziare Banca Ifis che è tornata sui suoi passi, il Presidente della Lega B Abodi che si è adoperato per le squadre che fanno parte della categoria che rappresenta e ultimi, ma non in ordine di importanza, alcuni soci. L’aiuto che mi hanno dato con la fidejussione è importante, penso che l’esempio più bello lo abbia mostrato Zucchini. Ci sono stati continui contrasti fra me e lui ma in questo momento si è adoperato per salvare il Bologna, questo deve essere lo spirito concreto per andare avanti per l’unico bene comune che è il club. Voi sui giornali avete scritto che non avevo nemmeno i soldi per fare benzina per andare in banca, eppure lo sapete che io ho garantito 500.000 euro e gli altri soci 300.000 però riportate solo quello che volete. Continuo coi ringraziamenti e invito pubblicamente Pavignani a ritirare le dimissioni, abbiamo bisogno di persone come lui e lo ringrazio per tutto anche se non ha fatto parte della fidejussione. Grazie anche a Inter, Verona e Cagliari che hanno capito il momento del Bologna e ci hanno dato una mano, facendo i loro interessi ovviamente, mentre altre squadre che abbiamo aiutato ci hanno voltato le spalle. Ringrazio il direttore Fusco, lavoratore serio che sta trovando la luce in una notte buia e il nuovo arrivato Sandoni che è stato assunto per mettere ordine e far tornare funzionale la società”.

RIGHI E ZANETTI – “Svelo il mistero Emanuele Righi, visto che se ne parla da tanto. Lo devo a lui, per le settimane che ha passato e perché nei momenti più difficili ha sempre cercato una soluzione non per me ma per il Bologna. Righi ogni mattina in radio mi massacrava, quando gli ho dimostrato le cose si è ricreduto e ho conosciuto una persona che quando sbaglia ha il coraggio di ammetterlo. Lo devo ringraziare, in lui vedo un grande spirito verso il Bologna mentre con me è ancora critico. Quello che fa lo fa gratuitamente, non cerca contratti e io ammetto di avergliene offerto uno. Si è dimostrato incorruttibile, non accetterà nessun incarico: lavora per il Bologna massacrando me ma vedo in lui un’onestà intellettuale che non vedo in altri. Infine, ringrazio Zanetti soprattutto per un consiglio che mi ha dato e che non è stato quello di dimettermi. Mi ha detto di togliermi di torno tutta la gente che vuole il male del Bologna facendo piazza pulita delle persone che parlano e non fanno nulla di concreto. Lo ringrazio per le parole spese nel comunicato, inoltre aiuterà il Bologna con una formula che stiamo studiando”.

SCUSE – “Mi scuso con i dipendenti del Bologna per le apprensioni portate alle loro famiglie e con i tifosi per la sofferenza provocata. Loro sono l’unica parte sana di una città alla deriva e lo penso davvero, ho subito tante contestazioni ma capisco la loro grande fede. Mi scuso anche con mia figlia Giulia che soffre come figlia e come tifosa”.
 
MEA CULPA E “MANATE” – “Ho fatto tantissimi errori di gestione, potevo evitare certe spese,  ricorrere maggiormente alla situazione debitoria e scegliere persone diverse ma non accetto che mi venga detto che ho dato “Manate”. Ho speso male i soldi ma non li ho mai intascati, se avete delle prove ditelo alla Procura della Repubblica. Non è vero che Guaraldi campa sul Bologna, nella guerra al massacro avete bisogno di inventare anche queste cose ma non ho mai messo in tasca niente ed abbiamo bilanci certificati da una delle prime società a livello internazionale. Il mio stipendio è sempre stato reinvestito in maniera pesante, l’anno scorso di 600.000 euro. Per la prossima stagione ci mancherebbe altro che prendessi un compenso, con questo voglio anche dare un segnale ai tifosi”.
 
ANCORA CONTRO I GIORNALISTI – “Il vostro obiettivo è far fallire il Bologna per dimostrare che Guaraldi è il male ma ora ho capito il gioco, se vi do notizie sono un bel Presidente altrimenti mi fate la guerra. Peccato che la vittima di questo scontro sia il Bologna, rovinando me rovinate anche lui. State facendo un danno ad un club che ha rischiato di non iscriversi, eppure non la pensavate così quando per due anni eravate tutti sorridenti e disponibili. Adesso non sono più meraviglioso ma ad ogni modo, ne io ne voi, dovremmo permetterci di perdere il Bologna. Per anni, l’allenatore l’hanno scelto i giornalisti ma ora cambiamo le regole. Portate avanti un massacro, la maleducazione nei vostri articoli è all’ordine del giorno e c’è gente che gode quando ho 2000 tifosi sotto casa ma che in passato ha chiesto il mio aiuto. Io so i miei errori ma anche voi dovreste farvi un esame di coscienza, la colpa è principalmente mia ma anche voi giornalisti avete fatto la vostra parte. Tutti i giorni scrivete di curatori fallimentari, eppure non c’è niente di tutto questo. In una città decadente come Bologna è rimasta solo l’invidia alimentata da una cattiva comunicazione, se uno fa qualcosa per la città diventa un coglione e qui stranamente sbagliano sempre tutti”.

DIMISSIONI – “Nel corso delle ultime due assemblee, io ho dato le mie dimissioni ma sono state respinte visto il momento difficile che il Bologna sta attraversando. L’unico che si era proposto di prendere l’incarico di Presidente è stato Renda ma i soci non hanno accettato questa candidatura”.

ACQUIRENTI – “Stiamo cercando acquirenti, ho incontrato tutte le persone interessate al Bologna anche accompagnato da consiglieri del club. Nessuno per ora ha dato seguito alle parole spese sui giornali o dette in privato, noi soci non chiediamo soldi per cui chi arriva prende la società a costo zero. C’è un aumento di capitale aperto a terzi, se uno lo sottoscrive diventa il nuovo proprietario e volendo senza nemmeno dover parlare con me. Se questo accade, mi faccio da parte con grande sollievo mio e della mia famiglia alla quale va il mio pensiero in ogni momento”.
 
ABBONAMENTO – “Chiedo alla gente di abbonarsi, non per Guaraldi ma per il Bologna Calcio. Se uno sottoscrive l’aumento di capitale, io non ci sono più ma il Bologna resta. Se vogliamo che esista ancora abbiamo bisogno di tutti, dai tifosi agli imprenditori come Mengoli”.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]

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