Panagiotis Kone e la sua simpatia squisita: arrivato in Italia un anno fa, ci ha messo pochi mesi per imparare la lingua ed ascoltarlo è un piacere. Vederlo in campo poi, lo è ancora di più. Colui che parla cinque lingue (inglese, francese, italiano, greco, albanese e spagnolo) è anche uno dei migliori del Bologna nelle ultime partite disputate. Lui, da modesto, dà il merito all’intero gruppo: “Siamo tutti importanti e tutti lavoriamo bene, dal più giovane al più grande. Io mi sento bene e tranquillo qui, lavoro ogni giorno al 100%: ognuno di noi dà tanto alla squadra”. Kone però salterà la gara contro Siena a causa della squalifica ma non è preoccupato per la prestazione dei suoi compagni: “Mi dispiace non esserci perchè mi sento bene sia fisicamente che tecnicamente ma ho fiducia nella squadra perché abbiamo tanti giocatori di qualità. Dobbiamo dimostrarlo, essere compatti, far vedere che chiunque sia in campo può fare bene: l’importante è prendere i tre punti.
E’ una partita seria, molto tesa: dobbiamo essere pronti e aggressivi dal primo minuto, il Siena deve capire subito che squadra è il Bologna”. Con la sua aggressività, lode di tutti i tifosi, si è però procurato numerosi cartellini gialli. A Brescia, l’anno scorso, è stato fuori due turni per squalifica: “Ho preso otto cartellini su trentuno partite disputate: ho un bel ricordo dell’anno passato e mi dispiace vedere il Brescia non riuscire a fare punti. E’ stata quella società che mi ha dato la possibilità di venire in Italia e a loro sarò sempre grato”. L’albanese naturalizzato greco nasce a metà campo, anche se contro Cagliari è stato impiegato dietro l’unica punta insieme a Ramirez: “Non posso definirmi trequartista, io mi sento centrocampista. Voglio aiutare la squadra sia in difesa che in attacco, posso giocare anche terzino se me lo chiede il mister. Fino a qui penso di aver lavorato bene ma è meglio parlare a fine campionato, posso migliorare molto di più. Mi manca solo il gol: mi sento male se ripenso alle occasioni che ho avuto contro Palermo, Chievo e Cesena”. In effetti le qualità di un grande giocatore, Kone le ha tutte.
La sua Grecia si è qualificata per gli Europei 2012 e lui commenta questa gioia così: “E’ molto importante per me dimostrare il mio talento a Bologna ma anche in Nazionale, se continuo così credo di avere la mia possibilità: spero di essere titolare ma sono contento anche solo di fare parte della rosa greca. E’ difficile creare un gruppo come quello del 2004 che vinse, ma siamo compatti e non è un miracolo se continuiamo a qualificarci nelle competizioni: è merito dell’allenatore e della squadra”. Anche qui, se il Bologna si è ritrovato, il merito è in parte del tecnico rossoblu: “Pioli è un grande allenatore, sa come parlare al giocatore. Ogni mister ha il suo modo di fare: Bisoli era bravo, ha messo tutto il suo impegno, ma noi non riuscivamo a capire cosa volesse da noi. Il mister attuale in questo ha fatto la differenza”.
[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]