Il suo marchio di fabbrica è “Rete Rete Rete”, che esclama nelle sue telecronache per i gol più belli e sensazionali tra Coppe e campionato. Maurizio Compagnoni, telecronista di SKY, ha parlato con noi della salvezza ormai raggiunta ma anche di mercato e del futuro rossoblu:
Dopo una discreta prestazione contro il Palermo, il Bologna ha raggiunto quota 38 punti: può considerarsi salvo? Sì, ovvio che per stare tranquillo deve arrivare a 40 ma con dieci punti di vantaggio a sei giornate dalla fine non credo sia mai successo nella storia del calcio italiano che una squadra sia retrocessa.
É stato un campionato particolare questo, a poche giornate dalla fine ci sono tre squadre che lottano per un posto nella massima serie l’anno prossimo: chi ha più possibilità tra Genoa, Palermo e Siena di salvarsi? É chiaro che il Siena ha due punti in più che non sono pochi a questo punto ma guardando il calendario quello migliore ce l’ha il Genoa. Il Palermo è quello che sta meglio delle tre, il Siena quello che ha più punti e il Genoa quello che ha il calendario migliore.
Genoa che incontrerà il Bologna proprio all’ultima giornata. Sì e probabilmente il Genoa si aspetta di trovare un avversario già in vacanza: è molto probabile che il Bologna sarà decisamente tranquillo.
Curci ha detto oggi, in conferenza stampa, che alla squadra nella prima parte della stagione è mancata solo la continuità di risultati. Condivide questa dichiarazione? É strano il fatto che sono due anni che il Bologna fa un girone d’andata di sofferenza ed un grande girone di ritorno: è particolare questa cosa, bisognerebbe chiederlo a Pioli il perché. Devo dire che dalla quindicesima giornata in poi, il Bologna ha cambiato passo: ha fatto grandi partite, messo in difficoltà le big. E’ strano questo comportamento che si ripete per il secondo anno consecutivo, guardando alle prime quindici giornate era normale pensare che il Bologna si potesse trovare nei guai fino all’ultimo. Già da prima di Natale, con le vittorie contro il Napoli, ha cambiato marcia. É una sorpresa al contrario perché non si capisce come abbia fatto ad incontrare tutte queste difficoltà all’inizio considerando che gioca ed è allenata bene ed ha giocatori importanti per una squadra che deve salvarsi. Penso a Diamanti, Gilardino, lo stesso Kone e a quei giovani come Krhin che stanno crescendo ed hanno fatto una buona stagione. Anche i difensori sono bravi, è una squadra che non dovrebbe neanche prendere in considerazione di lottare per la salvezza ed infatti lo sta dimostrando con questi dieci punti di distacco.
A giugno il Bologna si troverà ad affrontare diverse situazioni: due su tutte il riscatto di Gilardino e il futuro di Diamanti. Cosa pensa di queste due operazioni? Beh, è ovvio e scopro l’acqua calda a dire che trattenerli entrambi sarebbe una gran cosa. Credo che sarà più facile trattenere Gilardino che Diamanti: da quello che si legge sui giornali, dalle notizie che filtrano, dalle informazioni in mio possesso posso dire che Diamanti ha delle richieste importanti. Lui ha tutta l’intenzione di rimanere a Bologna ma se lo chiama Conte e gli dice “Vieni alla Juve, fai il titolare”, mi metto nei panni di Diamanti ed è ovvio che a quel punto è normale possa pensare di lasciare le Due Torri. Gilardino lì è rinato, io non capivo perché un giocatore del genere e relativamente giovane si fosse perso a certi livelli: a Bologna si è rilanciato, qualche anno fa era il più forte centravanti italiano e quest’anno ha fatto molto bene non solo per i gol ma anche per le prestazioni e perché ha lavorato tanto per la squadra.
Gabbiadini tornerà alla Juventus dopo la buona stagione o si può discutere con la società bianconera per trattenerlo ancora un anno? Io credo che sia nell’interesse un po’ di tutti che rimanga a Bologna un altro anno: se va alla Juve si troverebbe chiuso, giocherebbe pochissimo e probabilmente perderebbe un anno. Stiamo parlando di un giocatore che ha delle ottime potenzialità e che adesso sta cominciando a venire fuori ma non credo abbia finito il suo percorso di crescita: andare alla Juve dove già la concorrenza è tantissima, considerando che poi arriverà Llorente e magari qualcun altro, può fare riflettere il giocatore: io al posto suo farei di tutto per rimanere a Bologna.
E Sorensen potrebbe essere riscattato dalla dirigenza rossoblu? Lui è andato un po’ al contrario rispetto alla squadra, nella prima parte della stagione ha fatto grandi partite poi complice anche il rientro di Portanova si è trovato a giocare meno. Quest’anno, nella prima parte, si era proposto come un difensore di livello internazionale e ha fatto davvero bene. Il prossimo anno, se fossi il Bologna, punterei su di lui come uno dei titolari in difesa.
Della squadra di quest’anno, personalmente, su chi punterebbe l’anno prossimo? Per me, Sorensen e Krhin sono cresciuti molto oltre a Gabbiadini che però non è del Bologna. Credo che loro possano rappresentare delle garanzie per il futuro della società rossoblu.
Qual è la squadra rivelazione del campionato e ce n’è qualcuna da cui si aspettava di più? E’ chiaro che nessuno si aspettava di vedere il Palermo dove è ora ma è anche vero che non puoi affrontare un campionato difficile come questo senza un centravanti. Fernandes è come se non l’avessero mai avuto, è rientrato domenica contro il Bologna: se non la butti dentro rischi di trovarti nei guai come è successo al Palermo, per cui mi stupisce fino ad un certo punto perché se avessero avuto Fernandes o un attaccante del genere probabilmente i rosanero sarebbero ora più o meno a pari col Bologna. Delusioni clamorose non ce ne sono state ma è chiaro che l’Inter un po’ lo sia, anche se il loro campionato è dipeso degli errori di mercato, dalle scelte di Stramaccioni e dai tanti infortuni che hanno avuto. Mi stupisce di più la Roma perché, secondo me, potenzialmente è una squadra fortissima e mi aspettavo di più. Sulla squadra rivelazione, al momento non dico nulla però il Catania sicuramente potrebbe esserlo: attenzione però all’Udinese che ogni anno vende tutti ma poi fa sempre bene. Se vince con la Lazio è di nuovo in Europa League e considerato tutti i giocatori che hanno dato via è un altro miracolo di Guidolin.
Tante sono state le polemiche arbitrali quest’anno: ma è così solo in Italia? Sì, andiamo a guardare come in Italia vengono digeriti gli errori fatti in Europa: solo per quelli italiani facciamo i numeri. Penso alla partita della Lazio a Istanbul e della Juventus con il Bayern: quest’ultimo è, per carità, nettamente superiore ma a Monaco di Baviera c’è stato un rosso non dato a Ribery per fallo su Vidal e il raddoppio del Bayern in fuorigioco. La Lazio è stata derubata a Istanbul eppure sui giornali italiani se n’è parlato appena e poi non se n’è parlato più: per errori meno gravi in Italia ne facciamo un cinema per una settimana e secondo me c’è una differenza proprio di giudizio inaccettabile.
Le sue telecronache sono famose per il suo “Rete rete rete” che esclama diverse volte quando una squadra segna. Da cosa nasce? La prima partita in cui mi è uscito fuori fu Napoli – Salernitana in Serie B con gol di Lucenti: questa palla non voleva entrare, palo, traversa, respinta del portiere e poi dopo 15 secondi di bilico consecutivi la palla è entrata e mi è venuto fuori così. Un po’ è nato dall’atletica leggera perché io in quel periodo commentavo il Golden Four e beccai tanti record del mondo del mezzofondo: cominciai ad urlare tre volte “Campioni del mondo” sul rettilineo perché avevo capito che ormai il record era stato fatto. Casualmente è nato anche nel calcio ed ogni tanto lo uso, non sempre, soprattutto nelle Coppe: in campionato è molto difficile, deve essere proprio un gol clamoroso.
[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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