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Bologna, Pulzetti: “Meglio di cosi non poteva andarmi”

Reduce da una sconfitta che ha fatto vedere progressi come la tenuta del campo ma ha evidenziato problematiche come la difesa, Nico Pulzetti commenta così la gara di Palermo: “Io l’ho dimenticata, a parte oggi con i compagni non ci siamo più visti: Palermo l’ho lasciato alle spalle, rivedremo le immagini che ci mostreranno dove abbiamo sbagliato. Dobbiamo cercare di prendere solo i frutti positivi della partita: se guardiamo al risultato ce ne sono pochi, se guardiamo alla prestazione abbiamo avuto tante occasioni, anche il gol di Ramirez, un po’ di amor proprio nel secondo tempo per cercare di rimettere in piedi la partita. Quando sono entrato dalla panchina sembrava che potessimo recuperare la gara da un momento all’altro e invece non è stato così”.

Il risultato finale è stato di 3a1 per i rosanero, a farsi bandiera della squadra emiliana il giovane Gaston Ramirez che ha segnato un gol bellissimo negli ultimi minuti della partita: “Sappiamo che Ramirez è un giocatore importantissimo per noi, l’ha fatto vedere l’anno scorso e lo sta facendo vedere quest’anno, ma abbiamo tantissimi altri giocatori forti. Ora è un momento particolare per Marco, non è al top della sua forma, Acquafresca invece ci ha regalato dei gol. Manca Diamanti ma anche Gimenez ha fatto una buonissima partita: dobbiamo solo cercare di rendere tutti al meglio, di fare giocare bene Ramirez cercando di spronarlo, non è facile neanche per lui giocare con il Bologna alle spalle”. Il sudamericano sembra però spesso giocare da solo: “Non è così, fa’ della fantasia la sua migliore caratteristica. Mette la palla favorevole per i nostri attaccanti, ci fa respirare e quando ci fa vincere la partite è ovvio che siamo tutti più contenti”. Il prossimo sfidante del Bologna al Dall’Ara sarà il Cesena, anticipo delle 12.30.

Come si preparerà la squadra? “Questa settimana siamo tutti concentrati e dovremo fare i conti con le assenze delle nazionali: dobbiamo lavorare meglio con il mister sulla fase difensiva, sulla prestazione ma anche singolarmente per fare in modo che ogni giocatore trovi le motivazioni e la condizione fisica ottimale per quando il gruppo sarà al completo. Sappiamo che la partita con il Cesena è una partita importante, fondamentale, è un derby, uno scontro salvezza, una partita molto sentita qua a Bologna e non la dobbiamo sbagliare. Secondo me era meglio giocare subito dopo la sconfitta di Palermo, per fare vedere chi siamo: c’è però la sosta e lavoreremo per affrontare il Cesena nel migliore dei modi”. Questo è un campionato difficile e guardando la classifica, i cugini bianconeri sono ultimi con tre punti: “E’ un campionato ancora lungo, non è adatto parlare adesso di ultima spiaggia per il Cesena, quest’anno è difficile per tutti. Anche noi qualche partita fa eravamo messi male, ora ci stiamo riprendendo e la stessa cosa vale per loro, mancano ancora tantissime partite: sono una bella squadra e hanno bravissimi giocatori.

Hanno cambiato l’allenatore come abbiamo fatto noi, quindi questo è un momento importante per loro dove non possono sbagliare niente: se vincessimo con il Cesena faremmo uno bello stacco in avanti, lasciando indietro una diretta concorrente. E sarebbe bellissimo, sia per il morale che per la classifica”. Per vincere però, bisogna limitare gli sbagli: “Sappiamo che l’errore del singolo ci sarà sempre, l’importante è che non ci sia più un errore globale della squadra. Dobbiamo darci una bell’impronta, un’impostazione di gioco che parta soprattutto da dietro, spero poi che arriveranno i gol che mancano. Io personalmente non ho paura di entrare a metà partita, so cosa devo fare e sono sereno, ho vissuto sensazioni bellissime dentro al campo e tutta la squadra è sulla strada giusta. In mezzo manca il regista, abbiamo un centrocampo aggressivo. Dobbiamo migliorare l’impronta di gioco, ci vuole tanta forza di volontà e sacrifici, ci alleniamo tutto il giorno con il mister per questo. Dobbiamo sfruttare le nostre caratteristiche e cercare di recuperare palla nella loro metà campo per fare contropiede e fargli male, è evidente che come impostazione di gioco facciamo fatica ma ho notato dei miglioramenti. Mi sono reso conto che l’importante non è giocare ma giocare bene: io sono sempre disponibile per mister e compagni, rendo di più nel mio ruolo di mezz’ala ma quando vengo chiamato sono sempre presente”.

Pulzetti ha ritrovato qui a Bologna Pioli, che l’ha allenato anche a Verona: “E’ rimasto lo stesso così come il lavoro che fa, il modulo e lo staff” ed ha vissuto l’anno scorso un brutto periodo simile a quello che sta vivendo ora il pilastro rossoblu Diego Perez: “Di momenti come quello che sta vivendo lui, io ne ho vissuti tanti. Credo che il suo sia più un fattore mentale che fisico. E’ evidente che quando gioca è un po’ in difficoltà, fuori tono. Le scelte le fa il mister, lui ci vede tutti i giorni, sa chi è meglio che vada in campo”. Il centrocampista rossoblu è arrivato nello scetticismo generale, ma nel tempo e con la costanza è riuscito ad ottenere l’appoggio dei tifosi: “Non è facile arrivare in una piazza importante come Bologna, qui ci sono passati tanti giocatori affermati. Credo di essermi meritato la fiducia del tifo con la mia grinta agonistica, dando il massimo in allenamento tutti i giorni, con l’impegno. All’inizio avevo dei sentori non buoni, ma ora vivo molto bene qui a Bologna con mia moglie e il mio bambino. La città mi piace, è piena di spazi verdi ed è comodissima, meglio di così non mi poteva andare”.

[Greta De CupertinisFonte: www.zerocinquantuno.it]

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