C’è Di Vaio, che dopo il gol non smetterebbe più di baciare la maglia. C’è Britos, che dopo l’incornata di testa non smetterebbe più di raccogliere abbracci e sorrisi. E c’è soprattutto il Bologna, con il vecchio cuore rossoblu che batte ed è vivo più che mai. Per un’ora e mezza bisognava tenere fuori dal campo e dalla mente le vicende societarie. Il Bologna lo sa, ed esegue alla perfezione. Quale occasione migliore del derby con il Cesena per mandare messaggi precisi: la squadra c’è e non deve essere lasciata sola. Malesani parte con tre quarti della difesa rinnovata: scontato l’ingresso di Moras per Portanova, preventivabile quello di Morleo per Rubin, la novità vera è Esposito per Garics sulla destra. Davanti c’è Buscè a completare il reparto con Ramirez e Di Vaio.
Un Ramirez particolarmente pimpante fino a quando (al 40’ del primo tempo) deve alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio: al suo posto Meggiorini. Bologna che fa vedere un copione già mostrato in altre partite: difesa attenta, impegno e volontà, squadra che prova a fare gioco, ma i problemi arrivano quando si tratta di finalizzare. A sbloccare la partita e a portare comunque meritatamente i rossoblu in vantaggio ci pensa ancora lui, Di Vaio, all’ottavo sigillo stagionale: il capitano al 31’ del primo tempo infila Antonioli con un preciso diagonale di destro.
Nella ripresa Ficcadenti manda in campo un Cesena più arrembante con Schelotto per Appiah e Budan per Jimenez e le due squadre si affrontano a viso aperto. Il Bologna si va vedere più volte con Di Vaio e Meggiorini, mentre la strepitosa parata di Viviano al 21’ su Parolo vale quanto una rete realizzata. La partita si trasforma poi nella saga dei calci d’angolo: alla fine saranno 10 a 7 per il Cesena, che ne batte tre consecutivi tra il 76’ e il 78’. Il Bologna difende con le unghie e con i denti la rete di vantaggio e quando può si fa vedere dalle parti di Antonioli. Il sigillo arriva all’81’: cross di Casarini (entrato per Della Rocca), Britos raccoglie l’invito di testa e insacca. Successo meritato, ottenuto usando le armi migliori del Bologna: cuore, grinta e volontà. Un Bologna che ora sale a quota 16 in classifica (sarebbero 17…) e ora si prepara ad accogliere mercoledì prossimo il Chievo per il recupero della gara non disputata per neve domenica scorsa. Notazione di merito per i tifosi. Ancora una volta l’abbraccio che hanno regalato alla squadra è stato immenso: questa vittoria è anche la loro.
[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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