Questi sei punti sembrano “profumare” di salvezza. 32 con 11 partite ancora da giocare sono tanta roba. Giriamola così. Chi oggi ha 21 punti, e andrebbe giù, ne fa 19 in 11 partite per salire a 40? Via, ci si salva anche a meno. E comunque, come dice Pioli, poichè vincere fa bene allo spirito e alla carne proviamo a divertirci tutti. Partite come quella col Cagliari aiutano. Si va allo stadio per quel piacere. Poi, tornando a casa, si fanno gli indispensabili conti.
Si può affermare essere stata forse per intensità e spirito la più bella partita del Bologna di questa stagione? Sì, anche per me la migliore, benchè valgano di più, per lo spessore dell’avversaria, i tre punti presi alla Fiorentina. Col Cagliari c’è stato gioco da subito, e non solo nel secondo tempo, tre gol, almeno altrettanti mancati per un pelo, eccetera eccetera. Un Bologna travolgente, in una parola.
Il centrocampo Taider-Perez ha similitudini con la coppia dell’anno scorso Mudingayi-Perez? Non direi, Taider ha altre virtù, diverse da quelle di Mudy. Quell’altro era un reparto-diga, decisivo per la salita a 51 punti, questo rompe i giochi altrui e riparte, con un giocatore che ha corsa e rapidità, molto moderno, per usare una parola di moda. Ho letto diversi paragoni e suggestioni, sul gol di Taider, che ha avuto pure il suo pizzico di fortuna, col rimpallo favorevole. A me ha ricordato certe percussioni irresistibili di Marchisio: sfondi perchè hai velocità e potenza e, in casi simili, anche i rimpalli nati dal triangolo giusto vanno a chi fa la giocata di energia. Fortuna, insomma, è qualcosa più del caso. Contempla pure qualche merito.
Curci non ha compiuto particolari interventi, ma pare aver dato sicurezza al reparto arretrato. Rischiosa una conferma il prossimo anno? Se sta bene, era un portiere molto promettente che s’era un po’ perso. Ossia, gli riconoscevano valore. Aspettiamo di giudicarlo in gare più probanti. Il trittico Inter-Juve-Udinese, tutte sotto i riflettori, ci darà qualche risposta in più, in questo senso.
Guaraldi e Zanzi commettono indiscutibilmente tanti, tantissimi errori e vendono tutto quello che si può vendere, però l’anno scorso sono arrivati a 51 punti, quest’anno probabilmente una salvezza in anticipo. E’ solo fortuna? No, la squadra non è da ultimi posti e questo, qui sopra, lo si è detto più volte. Poi, càpita anche a squadre attrezzate di retrocedere, quando si incastrano eventi nefasti, e il Bologna non era immune da questo rischio. Se ne sta tirando fuori e va dato atto a Pioli, soprattutto, di non aver perso la calma, e la fiducia, neppure quando tutti i venti soffiavano all’incontrario.
Consorte e Yen ieri erano presenti in curva. C’è una spiegazione o semplice episodio fine a se stesso? Andrebbe chiesto a loro, presumendo poi che rispondano la verità. Consorte, ieri sera a domanda, ha minimizzato, buttandola sull’antica passione, sulla piacevolezza del pomeriggio soleggiato e sulla scaramanzia, ma è certo che, se trovasse soci o acquirenti da proporre a Guaraldi, lo farebbe. In fondo, fa pure quel mestiere lì: e le banche d’affari, quando fanno affari, emettono fattura.
Andiamo a fare punti a Milano? Perchè no? Che non ci sia Handanovic magari mette coraggio ai tiratori. Che tirano, da fuori, accidenti se tirano.
[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]