In società pare esservi qualche inatteso scontro tra Guaraldi e Zanzi. Possibili addii clamorosi che fino poco tempo fa parevano impossibili o è più la classica lite che capita in famiglia come tante ce ne sono? Nessuno sa mai se da una lite possa nascere un divorzio o un rinnovato amore, so solo che intanto, al solo far sapere e stampare che qualche frizione c’è, ne la casa rossoblù, ci si beccano poi telefonate sdegnate e risentite, o inutili inviti a confessare chi è che mette in giro certe cosacce. Qualcosa è successo, qualcuno soffia. Per quel che succederà, restiamo vigili.
Da quando Guaraldi è a capo della società, sono stati diversi i problemi con stipendiati. Da Bagni a Setti, da Gillet a Ramirez. Carattere difficile del presidente o normale routine? Normale vita di società in un periodo che non è facile per nessuno. E roba sempre accaduta. Magari una volta ne venivano fuori meno, perchè oggi ci sono molte più voci, su piazza, a raccontare fatti e misfatti. Una, per esempio, è la rete, con tutta la sua forza difficile da marcare: siti e forum hanno assestato duri colpi a veline e versioni governative, ed anche la concorrenza tra giornali, radio e tv ha favorito il nascere di voci dissonanti.
Gabbiadini non trova spazio e pare essere intenzionato a voler cambiare aria. Sarà accontentato? Sarà una decisione del Bologna (spero, visto che Gabbiadini ha legami e protezioni “in alto”). E sarà il Bologna (rispero) a decidere se questo ragazzo merita spazio (per me sì). La storia è quella, già affrontata, del sovraffollamento in attacco: Acquafresca era stato tenuto per fare il titolare, poi è arrivato Gilardino, Robert è scalato a suo vice e se Gabbiadini è in gerarchia il numero tre (per una maglia sola, più che per due), tanto posto non l’avrà. La risposta da trovare a breve è se Gabbiadini è utilmente assortibile con Gilardino, in un attacco a due punte vere. Dovrà darcela Pioli, ancor prima della società. Fuori campo e soprattutto in campo.
Voci di mercato parlano nuovamente di un interessamento per Elkeson. C’è qualcosa di vero? Se un giocatore ti piaceva in estate continui a seguirlo anche in inverno. Poi, è interesse dei venditori far girare il nome. E in generale leggo prezzi troppo alti per le attuali economie del Bologna.
Il TNAS ha solo parzialmente accolto il reclamo di Portanova togliendogli due mesi e in definitiva si trova a scontare una pena pari a quella di Conte che di omessa denuncia è stato accusato per due partite. I soliti due pesi e due misure? Come sempre succede con la giustizia sportiva, la sentenza presta il fianco a molte critiche e soprattutto ai sospetti che la legge è uguale per tutti, ma per quelli fasciati da maglie a strisce verticali è un po’ più uguale. Detto ciò, è l’istituto dell’omessa denuncia a dover trovare formulazioni meno vaghe e più aderenti alla modernità che avanza, buona o cattiva che sia. Una volta si aggiustavano partite per la classifica, adesso per le scommesse, e i soggetti in campo, non tutti raccomandabili, sono diventati tanti di più. Detto e scritto all’inizio di questa storiaccia, era difficile per Portanova comportarsi diversamente, ossia valutare in modo diverso da una bolla di sapone finita in nulla quel contatto balordo coi “parenti” pugliesi. Tanto che perfino la sentenza gli riconosce buonafede e correttezza. Poi però lo stanga lo stesso. In attesa di riscrivere qualche articolo dei codici, si potrebbe usare buon senso e coerenza con quelli in uso.
Pioli nonostante la carenza di difensori è tornato alla difesa a 3 dopo un inizio campionato nel quale aveva preferito quella a 4. Scelta giusta? Anche Pioli sta cercando la quadratura. Non giudico, non vedendo la squadra tutti i giorni in allenamento. In generale preferisco un tecnico che sperimenta e cerca il vestito giusto per la squadra che ha ad uno che impone i suoi dogmi a prescindere dagli uomini a disposizione.
A Cagliari ti aspetti una reazione alla prova opaca di Firenze e magari anche un risultato positivo? A Cagliari bisognerebbe non perdere. E’ uno scontro diretto, i tre punti pesano tanto. Uno per uno, fuori casa, farebbe brodo.
[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]