Le parole del talentuoso centrocampista del Brescia nel corso di una lunga intervista rilasciata al settimanale Sportweek.
BRESCIA – Sandro Tonali, centrocampista del Brescia e oggetto del desiderio di moltissimi club europei, ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Sportweek. Queste le sue parole a cominciare da Pirlo: “Ha detto che sono più completo di lui? La mettiamo che, esagerando, Pirlo mi ha dato ragione (sorride): non ci somigliamo. Ma da qui a dire che io sia un giocatore più completo di lui… Quando due miei amici mi hanno girato sul cellulare la diretta Instagram nella quale si esprimeva così, ci sono rimasto. E ancora adesso sono senza parole. Posso solo rispondergli con un grazie. Affinità? Preferisco dire cosa mi piacerebbe prendergli: il lancio profondo, preciso al millimetro. Oggi riesco meglio nel gioco corto. Che, in verità, mi viene anche più naturale rispetto al lungo”.
Sul Milan: “Il Lombardia Uno era affiliato al Milan. Ogni due o tre mesi cinque o sei bambini venivano chiamati al Vismara, dove si allenano i giovani del club. Non posso dire che mi abbiano scartato: non mi hanno proprio preso in considerazione. Forse ero troppo piccolo. Gattuso? Mi colpivano la sua grinta e generosità. Avesse diviso per dieci la determinazione che aveva dentro, ce ne sarebbe rimasta abbastanza per riempire tutti i suoi compagni di squadra. Non aveva paura di nessuno”.
Su Balotelli: “Se penso che è un talento sprecato? No, lo guardo e mi fermo a:“Che talento”. In allenamento fa cose che riescono a pochissimi. Perché “sprecato? Ha giocato in grandi squadre, ha segnato tantissimi gol, ha vinto”. Sul suo ruolo: “Sai che non lo so? Mi piacciono entrambi. Dipende da come si schiera l’avversario: contro un 4-4-2 ho più spazio come mezzala, se ho di fronte un trequartista mi piace stare davanti alla difesa perché, saltato lui, ho campo davanti. Predestinato? La sicurezza non c’è mai, ho realizzato neanche la metà di ciò che ho in mente, però mi sento abbastanza forte da farcela. Sono sulla buona strada”.