“La Champions per riconquistare i tifosi”. Diretto, sicuro, al microfono come in campo. Dopo il ritrovato successo con il Cesena, in casa biancoceleste “il derby è debellato, ma non dimenticato”.
Per rimuoverlo completamente dai pensieri dei tifosi e della squadra, Cristian Brocchi indica la via più sicura, quella che porta direttamente all’Europa che conta. Non cerca scorciatoie il combattente di Reja, punta dritto al nocciolo della questione senza troppi giri di parole. “L’unico modo che abbiamo per farci perdonare dai tifosi e per scrollarci di dosso l’amarezza dell’ennesimo derby perso è quello di conseguire un obiettivo finale davvero importante – spiega ai microfono di Lazio Style Radio – . Noi siamo consapevoli di quanto questa gara sia importante a Roma, ma allo stesso tempo, la voglia di toglierci questa grande soddisfazione è talmente alta che ci impone di metterlo in un angolo della nostra testa, in modo che tutte le nostre forze e le nostre energie si concentrino sul traguardo finale. Mancano poche partite alla fine e possiamo affrontarle in una condizione di classifica davvero invidiabile”.
Il peggio è passato, la ritrovata vena realizzativa di Zàrate ha permesso alla squadra di Reja di restare agganciata al treno più ambizioso, ma la frattura con ambiente e tifosi creatasi dopo la doppietta di Totti non è ancora stata rimarginata. Brocchi lo sa e non ha nessuna intenzione di nasconderlo: “Siamo tutti giocatori importanti e dobbiamo assumersi tutte le responsabilità del caso. Non siamo stati in grado di mettere in campo quello che i nostri sostenitori si aspettavano e per questo siamo molto delusi, ci ha fatto male. Non siamo stati all’altezza del loro affetto e del meraviglioso spettacolo di cui si sono resi protagonisti sugli spalti. Hanno fatto qualcosa di straordinario che ci ha lasciati con il fiato sospeso”.
La nota lieta è che contro i bianconeri di Ficcadenti sono stati scongiurati contraccolpi psicologici fatali: “Il successo con il Cesena è stato di vitale importanza – ha continuato Brocchi – . In altre occasioni dopo una sconfitta così pesante siamo nuovamente caduti (con il Cesena all’andata ed a Bologna, ndr). I tre punti erano importanti per la classifica, ma soprattutto per il morale. Quando si esce sconfitti in quel modo, spesso si mettono in discussione anche la professionalità e l’attaccamento alla maglia, ma nello spogliatoio quella post-derby è stata una settimana drammatica. C’era una tristezza infinita, ma siamo riusciti a non deprimerci. Spesso si dimentica che stiamo facendo qualcosa di grande”.
Contro i romagnoli è sceso in campo nella ripresa con oltre 38 di febbre. Inizialmente non era stato inserito neanche nell’elenco dei convocati, ma la tappa da superare era troppo cruciale per tirarsi indietro: “Serviva, era giusto così, quando sono in difficoltà fisica mi faccio aiutare molto dalla mia testa. In questi casi attingo dalle mie risorse, la voglia di tornare al successo era troppo grande per sentire l’influenza”.
Ora si gode i tre giorni di riposo concessi da Reja, scarica le tossine in famiglia, trascorre ore di svago in compagnia dell’amico ed ex capitano biancoceleste Nesta (compleanno della figlia) e si prepara mentalmente alla prossima battaglia, quella di Napoli. I 3 aprile al San Paolo sarà il superstite di un centrocampo che dovrà affrontare una vera e propria emergenza in cabina di regia. Matuzalem e Ledesma, fermati da giudice sportivo, non ci saranno, spetterà a lui tenere alto il muro protettivo davanti la difesa: “Sarà una partita difficile, il Napoli è una squadra che sta facendo una stagione importante, ha giocatori che possono cambiare partita in qualsiasi momento e noi dovremmo affrontare defezioni importanti. Cercheremo di mettere in campo tutte le nostre risorse. Abbiamo grande voglia, giochiamo a calcio per disputare queste partire così importanti. Ci metteremo personalità e voglia di vincere”.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]