Il miglior Bari che ci si potesse aspettare quello sceso in campo a dar battaglia alla Roma di Claudio Ranieri. Nonostante le tanto decantate assenze, la forza dell’avversario e le difficoltà oggettive di un gruppo sempre e comunque ultimo in graduatoria, il collettivo messo su da mister Ventura conduce e consuma una gara più che dignitosa, condizionata ancora una volta da un errore della terna arbitrale, che convalida un gol a Juan partito evidentemente in posizione di fuorigioco. Il gol del brasiliano, ‘stranamente’ l’unico segnato dai giallorossi al martoriato Bari di questo periodo, costringono all’ennesima sconfitta la compagine barese. Pazienza, in fondo non ci aspettava granchè, obiettivamente, da questa trasferta, che lascia in dote, però, segnali positivi ed indicazioni importanti, seppur inutili al fine del risultato odierno, al tecnico di Genova.
Giampiero Ventura è stato il vero trionfatore della gara. Tra mille assenze e tante polemiche a cui deve dare conto nell’ultimo periodo, l’ex Pisa mette in scena, allo stadio Olimpico di Roma, un buonissimo, e nuovo di zecca, 4-3-1-2, con Strambelli fantasista e un terzetto di centrocampisti a fare da cerniera. Mai prima d’ora, il Bari di Ventura, aveva ‘osato’ cambiar pelle in questo modo, per giunta in una situazione così delicata e così condizionata dalle defezioni di tanti, troppi titolari. La mossa, comunque, si rivela quella giusta. Bari padrone della zona nevralgica del campo e Roma costretta a sfruttare quei pochi palloni che la mediana biancorossa lascia in giro. Anche in fase offensiva, poi, si sono viste cose egregie, vanificate, però, dalla forza d’urto della difesa romanista.
Buona la difesa vista oggi, con il debuttante Rinaldi in mezzo e Galasso terzino, fluidificante di fascia destra, che mostra una solidità e un’intesa inaspettata alla vigilia di questo match. E’ l’ex Rimini ha brillare maggiormente, visto che era al debutto assoluto in questa squadra. Rinaldi, aldilà della mezza trattenuta su Borriello, consuma una partita diligente, contrastando gente come Totti o Menez con estrema disinvoltura. Questo, però, fa nascere un interrogativo ‘pesante’: perchè non ha mai giocato prima d’ora? Che si riveli utile, a questo punto, per il prossimo futuro. La società biancorossa ha prima d’oggi messo il ragazzo nella lista dei partenti a gennaio ma, dopo questa buona prova, chissà che il futuro prossimo del numero sei biancorosso non possa essere ancora in Puglia.
Indicazioni positive, dunque, tante nonostante la sconfitta e la vetta, al contrario, in classifica. Questa la dimostrazione, probabilmente, che con qualche titolare in più questa squadra può dire ancora la sua in questo campionato. La sfiga è stata tanto, troppa, ma vuoi vedere che il suo ciclo, la sua presenza, sia in esaurimento? Speriamo, anche se la strada rimane dura e tutta in salita per la bistrattata squadra di mister Ventura che, con le mosse tattiche di oggi, ha dimostrato, come se davvero ce ne fosse stato bisogno, che lui, il suo lavoro, continua a consumarlo e distribuirlo per il bene della sua creatura. Che lo fortuna lo assista.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]