Il Bologna nel giro di tre giorni rovescia la propria identità e, con una ripresa di ottimo livello dopo un primo tempo opaco, stende il Chievo per 1-0 a Verona. Pioli per l’occasione rivisita quasi completamente il pacchetto arretrato schierando il redivivo Garics sulla destra, Portanova e Loria al centro e Cherubin sulla sinistra. Di Carlo preferisce Sammarco a Cruzado come rifinitore e Thereau a Moscardelli come spalla di Pellissier in avanti.
Primo tempo tutto di marca scaligera con il Bologna che appare stordito di fronte al martellante possesso palla dei gialloblù. Thereau al 5’, Sammarco al 19’ e ancora Thereau al 22’ sfiorano il gol ma la fortuna, almeno per oggi, sembra assistere i felsinei. Si arriva così al 45’ con Di Carlo e i suoi che possono solo rammaricarsi per le tante occasioni sciupate. A differenza però di quanto accaduto domenica contro la Lazio nella ripresa è tutto un altro Bologna: ordinato, aggressivo e propositivo, una squadra radicalmente trasformata.
Mudingayi si erge fin da subito a padrone assoluto del centrocampo, Portanova e Loria prendono le misure a Pellissier e soci e Ramirez comincia a illuminare la serata con la sua classe. Al 6’ il Niño impegna severamente Sorrentino con un bellissimo sinistro a giro da fuori e un minuto dopo pennella direttamente sul piatto destro di Acquafresca una punizione dalla trequarti, con il numero 99 rossoblù che non si fa pregare e al volo trafigge il portiere veronese segnando un gol tanto bello quanto decisivo. Una volta in vantaggio il Bologna continua a difendersi con attenzione e a rendersi pericoloso in contropiede, grazie anche alle coraggiose mosse di Pioli che prima inserisce Pulzetti per Di Vaio e in seguito Gimenez per Ramirez, non prima però che quest’ultimo accarezzi la traversa con un beffardo tocco sotto da posizione defilata.
L’unica occasione degna di nota per il Chievo nel secondo tempo è la traversa colpita su punizione al 17’ dal neo entrato Moscardelli. Per il resto solo Bologna: al 28’ Pulzetti si invola verso l’area di rigore avversaria e lascia partire un destro secco che sfiora il palo alla sinistra di Sorrentino, al 39’ Kone si beve l’intera retroguardia clivense ma conclude goffamente a lato proprio a tu per tu col portiere, infine al 41’ Gimenez (peraltro in fuorigioco non segnalato) spedisce sul fondo da posizione favorevolissima. Nel finale la squadra di mister Di Carlo, aiutata dai cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Rocchi, si spinge orgogliosamente in avanti per cercare il pareggio ma ogni tentativo è vano. Vince il Bologna, che ottiene il secondo successo stagionale (entrambi in trasferta) portandosi a quota sette punti in classifica, e vince soprattutto Stefano Pioli, che rischia mandando in campo una difesa quasi inedita, vede la sua squadra soffrire ma riesce a caricarla nell’intervallo e a modellarla ancora meglio con delle sostituzioni rischiose ma azzeccatissime nella seconda metà di gara.
Bene la difesa, benissimo come al solito Mudingayi, confortanti le prestazioni di Kone e Pulzetti, fondamentale Ramirez e decisivo Acquafresca. A fine gara poi l’immagine più bella: tanti, tantissimi abbracci fra giocatori e fra giocatori e allenatore, segnale che il gruppo è unito e vuole allontanarsi dalla zona calda il prima possibile. Domenica al Dall’Ara arriva l’Atalanta, probabilmente la più bella sorpresa di questo inizio di stagione. Inutile sottolineare che la prestazione dei rossoblù dovrà necessariamente essere quasi perfetta se si vogliono ottenere altri tre punti, ma il Bologna visto stasera nel secondo tempo non può che far ben sperare. Forse il vento è cambiato.
[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]