Ancora qualche ora e il Cagliari si metterà alle spalle la stagione 2010/2011, conclusa centrando il traguardo iniziale cerchiato in rosso sull’agenda degli obiettivi.
Ancora una salvezza, che permetterà ai rossoblù di respirare l’aria del massimo campionato per l’ottavo anno di fila: niente male per una società sulla quale in molti erano pronti a sollevare dubbi di ogni sorta. Non è tutto oro ciò che luccica, tuttavia. Per il secondo anno consecutivo il Cagliari ha spento il motore una volta arrivato in cima, procedendo in folle lungo la discesa che accompagna alla meta: una ricorrenza che sta diventando abitudine e che, in questa occasione, potrebbe finire con l’innescare la rivoluzione annunciata rabbiosamente da Massimo Cellino.
Il presidente è deluso. Non tanto per i risultati, quanto per l’atteggiamento messo in campo dalla squadra, apparsa arrendevole ogni oltre limite. Roberto Donadoni ha convinto Cellino e dovrebbe dunque strappare una riconferma che, per quanto fatto intravedere da novembre a marzo, appare più che meritata. Il repulisti allora potrebbe riguardare il parco giocatori, diversi dei quali giunti alla fine di un ciclo e privati dell’atavica fame che soltanto chi gronda motivazioni può vantare.
Andrea Lazzari ha disputato una stagione al di sotto delle aspettative. Le sirene del Milan in estate, poi un infortunio dal quale si è ripreso completamente soltanto a gennaio, dopo le incomprensioni tattiche (e non solo) con Pierpaolo Bisoli: Cellino lo ha scaricato, quasi certamente lascerà la Sardegna. Al di là delle comproprietà (Astori su tutti) terrà banco in queste prime settimane di mercato la posizione di Daniele Conti, messo in stand by da Donadoni e inutilizzato negli ultimi due turni di campionato: per il capitano del Cagliari, che ha a più riprese giurato amore eterno alla causa rossoblù, non è esclusa una cessione clamorosa, che potrebbe tuttavia innescare vibranti proteste da parte dei tifosi, particolarmente legati al figlio di Bruno. Ma in bilico ci sono anche Alessandro Agostini, protagonista di un diverbio ad inizio di stagione con Bisoli e poi ripropostosi ai consueti standard ad alto rendimento nel corso della stagione, e Davide Biondini, che potrebbe accettare la corte della Lazio.
Si ripartirà da Andrea Cossu e dai giovani, affamati di calcio e di vittorie. Cellino è pronto a dare una chance a Mancosu e Burrai, ma anche al bomber del Foggia Marco Sau, che potrebbe sostituire Daniele Ragatzu, per il quale è giunta l’ora di farsi le ossa nel campionato cadetto. Il centrocampo poggerà su un’architrave belga-indonesiana, ovvero Radja Nainggolan, capace di giostrare in ogni ruolo della mediana. In attacco potrebbe lasciare Nenè, con El Kabir in rampa di lancio e Acquafresca determinato a strappare la riconferma. E al lavoro c’è già Francesco Marroccu: il direttore sportivo, che negli ultimi anni ha dimostrato di conoscere alla perfezione le serie minori, potrebbe sfoderare un colpo a sorpresa capace di regalare sorrisi e scatenare applausi. Dei tifosi e di Donadoni.
[Redazione Tutto Cagliari – Fonte: www.tuttocagliari.net]