Lorenzo Ariaudo si sta ritagliando sempre più uno spazio importante nel Cagliari. Il difensore scuola Juve è approdato in Sardegna da quasi un anno e nonostante non sia spesso titolare, ha sempre dimostrato il suo valore. Cresciuto come centrale di difesa, Ariaudo è arrivato al Cagliari per completare il reparto difensivo dei rossoblù. Qualche apparizione da centrale lo scorso in coppia con Astori, durante l’infortunio di Lopez, con Canini dirottato sulla destra. Quest’anno invece ha giocato tutto il precampionato come terzino sinistro al posto dell’infortunato Agostini (stessa posizione che occupava con l’Under21 di Casiraghi). Ora con l’infortunio di Pisano e il probabile forfait di Perico per Firenze, Ariaudo potrebbe giocare come terzino destro nel match contro i viola. Donadoni dovrebbe preferirlo al giovane Primavera Martignoni. Un Ariaudo sempre pronto al sacrificio, mai una parola fuori posto. Tutte caratteristiche che piacciono al presidente Cellino che nel prossimo mercato potrebbe riscattare definitivamente il cartellino del difensore dalla Juventus.
CAPITOLO MERCATO – Ci risiamo. Bastano qualche vittoria, un paio di belle azioni, due o tre giocate importanti, ed ecco che, sulle pagine di tanta parte della stampa sportiva e non solo, il Supermarket Cagliari riapre. Contro ogni logica, si leggono articoli a destra e a manca che porterebbero Tizio alla Juventus, Caio al Milan e, perché no, Sempronio alla Fiorentina. Insomma, il potere di mercato del Cagliari si aggirerebbe al di sotto dello zero, mentre, malgrado ormai da tre anni nel mercato italiano non girano soldi, le avversarie dei rossoblù sarebbero pronte, liquidità alla mano, a svaligiare la rosa di Donadoni.
Non bastano le smentite dei diretti interessati. Non bastano le prese di posizione della società attraverso le parole del dg Marroccu. Non bastano nemmeno le dichiarazioni del presidente Cellino sul progetto Cagliari, nel quale il piano di costruzione dello stadio non può che essere inestricabilmente collegato al piano sportivo. Il Cagliari conta però quanto un due di picche agli occhi della stampa nazionale. Ed è così che la sede di Viale la Playa viene dipinta negli ultimi giorni alla stregua dei supermercati argentini del 2001. Quelli dove si entrava e si faceva razzia di tutto ciò che si poteva reperire.
Non si discute che il Milan e la Juventus possano essere interessate a Matri. E’ il cannoniere italiano più prolifico, è giovane, è completo e ha un profilo pubblico di rilievo, il che, nel calcio dominato da sponsor e pubblicità, non guasta. Non si può però scrivere che sono più alte le probabilità di una sua cessione a gennaio piuttosto che quelle di una sua permanenza. Raramente il Cagliari si è privato dei suoi giocatori più importanti nella finestra di mercato invernale. Soprattutto quando si è trovato in condizioni di classifica che non davano la certezza del raggiungimento della salvezza. Il futuro di Matri è probabilmente lontano da Cagliari, non vi è dubbio. Solo una scelta di vita netta dell’attaccante potrebbe tenerlo legato alla Sardegna pro futuro. E il Cagliari, peraltro, non è impreparato alla sua sostituzione. Nenè e Acquafresca danno ampie garanzie. E se il secondo và pian piano recuperato, il primo potrebbe garantire lo stesso numero di reti del compagno di reparto più in auge se solo avesse la stessa “intoccabilità”.
Ma ancor più distanti dalla realtà paiono essere le voci che riguardano gli altri gioielli rossoblù, Lazzari, Astori, Acquafresca. Il primo, che come scriverebbe il collega Morelli, viene ricordato più per le sue tre reti siglate sei anni fa contro la Juventus che per le sue prodezze con la maglia che indossa, sarebbe in procinto di passare al Milan già a gennaio. Sul secondo si starebbe muovendo in gran segreto il Napoli. Il terzo invece, tra una critica e l’altra, si ritrova improvvisamente in cima alla lista dei desideri della Juventus. Così il Cagliari sarebbe pronto a svendere a gennaio tutti i giocatori su cui ha puntato fermamente quando erano sconosciuti proprio a quella stampa che ora gli allontana dalla Sardegna e che gli considerava non idonei al massimo campionato, condannando sempre con giudizi ex ante il Cagliari alla retrocessione. E i loro eventuali sostituti? Quella è un’altra questione. Che comporta poca tiratura.
Verba volant, scripta manent. La sensazione, però, è che certe notizie “non notizie” volino via più delle parole. Dissolte nel nulla dopo pochi mesi, ritrovandosi fisse e immobili a impolverarsi sotto una nuova coltre di notizie “non notizie”.
[Giampaolo Gaias e Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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