L’immagine della serata che resterà a lungo scolpita nelle menti di tutti i tifosi rossoblù è quella del “Pistolero” Pinilla che sfoga tutta la rabbia e la felicità per il goal andando a gioire sotto la Nord assieme ai tifosi rossoblù. È un abbraccio reale ed ideale che il popolo rossoblù attendeva da tempo. È l’immagine di una tifoseria che ne ha visto di tutti i colori, ma che non ha mai perso la speranza e oggi gioisce per i tre punti e per il ritorno dei propri beniamini a casa, in Sardegna. Nonostante la partita sia stata disputata in uno stadio agibile per metà, con una capienza di pubblico ridotta, si è respirata l’aria magica di casa. Quell’aria che non si respirava da un po’, quell’aria di gioia che sembrava persa nella lontana e fredda Trieste.
Il Cagliari vince per 2 a 1 contro un ostico Catania, che con l’uomo in meno per metà della gara per via dell’espulsione di Legrottaglie, si difende caparbiamente ma non riesce a resistere all’assalto rossoblù. Il Cagliari vince grazie alle reti dei suoi attaccanti, Ibarbo e Pinilla, e conquista tre punti fondamentali che fanno bene a tutti, in primis alla classifica ma soprattutto al morale di giocatori e tifosi.
Sarebbe ingiusto (nei confronti delle belle cose dimostrate dai rossoblù) dire che il campionato del Cagliari inizia oggi, ma sicuramente da adesso in poi è tutta un’altra storia. Mister Lopez ritrova capitan Conti, al rientro dal turno di squalifica, e schiera il recuperato Cossu nel ruolo di trequartista dietro le due punte Ibarbo e Sau. Maran si affida al solito 4-3-3, schierando il tridente argentino composto da Berghessio, Castro e Barrientos.
Nel giorno del ritorno a casa dei rossoblù, ci si aspetta una partenza sprint, ma a sorpresa, alla prima occasione, il Catania va in vantaggio. È il 4’ quando Rossettini si perde Berghessio che, su corner battuto da Plasil, stacca indisturbato di testa segnando il momentaneo vantaggio per i siciliani. Per il primo quarto d’ora, il Cagliari non riesce ad abbozzare una reazione, non riesce a gestire il pallone e subisce il gioco Catanese. Nonostante il possesso palla sia nettamente a favore dei rossoblù, il Catania è più lucido e sfrutta i palloni persi (prima da Ibarbo, poi da Cabrera), per involarsi dalle parti di Agazzi, che attento nega due volte il goal a Berghessio. La reazione inizia a vedersi intorno al 20’ grazie a Capitan Conti che dalla distanza cerca il goal ma trova Frison attento. Da qui in poi è un crescendo rossoblù. Infatti al 25’ Ibarbo trova il pareggio grazie ad una giocata strepitosa. Palla in profondità di Conti per il Colombiano che spalle alla porta protegge il pallone dalla marcatura di Legrottaglie e incrociando il destro trova uno splendido goal. Il Cagliari cresce e incrementa il possesso palla. Unico neo al 30’ quando Barrientos calcia in porta sfiorando il palo alla destra di Agazzi. Al 35’ “Pattolino” Sau, oggi in versione Zorro per via della maschera protettiva al setto nasale, prova una delle sue magie ma il suo tiro viene deviato in calcio d’angolo. A 5’ dalla chiusura di tempo clamorosa occasione per il Cagliari. Ibarbo lanciato a rete viene steso in area di rigore da Legrottaglie. Espulsione del difensore etneo e calcio di rigore. Lo stesso Ibarbo va dal dischetto ma viene ipnotizzato da Frison che nega la doppietta al Colombiano, parando sia il rigore che la respinta di testa dello stesso attaccante.
Nella ripresa Maran si copre in difesa, inserendo un difensore (Rolin) al posto di un attaccante (Castro). Il Cagliari fa la partita e il Catania si difende. La partita si gioca ad una sola porta con i giocatori etnei tutti dietro la linea della palla, pronti ad eventuali contropiedi. Al 65’ il solito Ibarbo, migliore in campo tra i rossoblù nonostante l’errore dal dischetto, dopo aver seminato Bellusci si vede negato il goal da Frison. Al 66’ dentro Pinilla fuori Sau. Nel giro di due minuti Cagliari vicino al raddoppio: prima al 67’ con Conti, la cui punizione viene deviata in angolo, e poi al 69’ con il neo entrato Pinilla che calcia al volo di poco alto. Al 72’ Mister Lopez sceglie una modalità ultra-offensiva inserendo prima Ibraimi al posto di uno spento Cabrera e dieci minuti più tardi Nenè al posto di Cossu. Al 84’ Cagliari avanti grazie a Pinilla: cross di Ibarbo, “El Pistolero” al volo colpisce una prima volta il palo ma è abile e attento ad andare a calciare sulla respinta per segnare il definitivo 2 a 1. Da qui alla fine altre due occasioni per i rossoblù (prima Pinilla e poi Ibraimi), ma Frison, assolutamente il migliore per i siciliani, nega la gioia del 3 a 1.
[Matteo Piano – Fonte: www.tuttocagliari.net]