Qui Cagliari: senza stadio, ma non senza motivazioni
“Cagliari cercasi” sembra il titolo dell’ultimo mese del “film” prodotto dal presidente Cellino (quasi volesse fare concorrenza ad un altro produttore-presidente di serie A di nome De Laurentiis). Si “cerca” il Cagliari spumeggiante delle scorse stagioni (qualche giocatore è in ferie già da un pezzo, qualcun altro ha deluso profondamente) e si “cerca” uno stadio dove giocare. In questo marasma generale l’unica cosa che veramente questo Cagliari deve “cercare” è quello di centrare al più presto la matematica salvezza: le cose, in coda, si stanno mettendo male, in caso di nuovo risultato utile del Lecce la corsa salvezza si allargherebbe ad un giro pazzesco di squadre, compreso il Cagliari. E poi, si “sardi” chi può!
I conti in tasca: Ficcadenti
Classico tecnico prigioniero delle bizze del proprio presidente: prima esonerato (ingiustamente), poi richiamato (altrettanto ingiustamente poiché Ballardini non stava mica combinando disastri!). A risentirne di questi cambi di umore del presidente è proprio la squadra: in un anno la compagine sarda ha cambiato una decina di schemi di gioco. L’attuale dovrebbe essere il 4-3-1-2. Vediamo nel dettaglio: in difesa dovrebbero giocare Pisano, Agostini, Astori e Canini, davanti al secondo portiere Avramov (Agazzi è squalificato); a centrocampo scelte obbligate date le assenze di Rui Sampaio e Dessena, dunque spazio ad Ekdal, capitan Conti e Nainggolan; la fantasia sarà sicuramente affidata a Cossu mentre in attacco l’unico sicuro del posto è l’ex rosanero Pinilla, per il resto grande ressa con Ribeiro, Ibarbo Nenè e Larrivey pronti a sgomitare.
Attenzione a…
Agostini: l’esterno cagliaritano è uno dei giocatori più costanti della serie A. Non sarà un fuoriclasse nel suo ruolo ma ha portato tanta legna al fuoco del Cagliari nei suoi molti anni di militanza nei sardi. E’ in scadenza di contratto, perché non farci un pensierino?
Conti: Uno dei giocatori più sottovalutati della serie A. Probabilmente il suo cognome se all’inizio l’avrà pure favorito col passare degli anni è diventato un pesante paragone con le gesta del padre. E’ il capitano del Cagliari e sarà uno degli ultimi ad arrendersi.
Ibarbo: Non si sa se partirà titolare, ma se ripetesse la prestazione dell’andata allora sarebbero dolori per il team rossoazzurro. Veloce e potente sa farsi valere ma da quando è stato acquistato Pinilla ha dovuto spesso accomodarsi in panchina per presunta incompatibilità dei due.
Il podio degli dei, ovvero i migliori tre fantacalcisticamente parlando:
1) Cossu 6,19. 2) Nainggolan 6,14. 3) Astori 6,05
Qui Catania: caso Lo Monaco=distrazione?
L’infuocata conferenza stampa di Pietro Lo Monaco può aver scosso terribilmente gli equilibri interni. Ora sono due le strade possibili: o si tirerà a campare da qui fino alla fine del campionato, oppure si seguiranno le ambizioni del presidente Pulvirenti. La partita col Cagliari, dunque, è decisiva. Montella deve decidere sull’impiego o meno di Lodi,che patisce qualche linea di febbre; al suo posto pronto Ricchiuti per un centrocampo assolutamente inedito.
Rossoazzurri alla riscossa:
Lanzafame: Potrebbe partire titolare nuovamente. Contro l’Atalanta ha fornito una buona prova ma adesso per lui è arrivata la partita da “prova del nove”.
Gomez: Per togliersi l’etichetta di “giocatore tanto bravo quanto incostante” deve necessariamente disputare un partitone a Trieste. Chissà se la perla contro l’Atalantagli avrà fatto capire che non serve innamorarsi del pallone e provare solamente dribbling e contro dribbling.
Motta: Contro l’Atalanta gli è stato preferito Bellusci, adesso vuole riprendersi il suo consueto posto. Dovrà fare molta attenzione perché dalle sue parti potrebbero transitare in prima battuta Ibarbo e in seconda Agostini.
Il podio degli dei, ovvero i migliori tre fantacalcisticamente parlando:
1) Barrientos 6,25. 2) Lodi 6,24. 3) Izco 6,14
Le probabili formazioni di questa sfida:
Catania 4-3-3: Terracciano; Motta, Bellusci, Spolli, Marchese; Biagianti, Seymour, Lodi; Gomez, Lanzafame, Bergessio.
Cagliari 4-3-1-2: Avramov; Agostini, Astori, Canini, Pisano; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Larrivey.
“Mister, posso entrare?”:
Catania: Questa la tripletta ipotizzabile: Capuano, Catellani, Ricchiuti. Il difensore è dato in crescita e potrebbe essere schierato al posto di Marchese. Catellani ha grande voglia di stupire ma deve necessariamente concretizzare meglio le occasioni che Montella gli offre. Ricchiuti è un habitué dell’entrata in campo e siamo sicuri che anche questa volta Montella lo utilizzerà per vivacizzare il gioco della sua squadra, anche se potrebbe esser costretto a schierarlo dall’inizio in ragione delle precarie condizioni di Lodi. Piccole le speranze di vedere Suazo, ma la sua situazione è un mistero che qualcuno ci dovrà prima o poi spiegare
Cagliari: Questa invece è la tripletta cagliaritana: Nenè, Ibarbo, Perico. Nenè è una vera bestia nera per il Catania (lo scorso anno mise a segno una tripletta) ed ha bisogno di minuti per recuperare la miglior forma. Di Ibarbo ne abbiamo già parlato: giocatore devastante se in forma. Perico potrebbe far rifiatare uno tra Agostini e Pisano o essere schierato a centrocampo magari al posto di Ekdal.
Assenti praticamente certi:
Potenza, Izco, Almiron, Barrientos, Carrizo per il Catania; Agazzi, Dessena, Ruzittu, Eriksson, Rui Sampaio per il Cagliari.
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]