Cagliari, Cellino: Nainggolan e dintorni …

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Nainggolan e stadio. Sono i temi ‘caldi’ che Massimo Cellino si trova ad affrontare nell’ultimo periodo, e su questi vertono le domande della ‘grande stampa’. Il belga continua a essere accostato alla Juventus (nonostante il ragazzo abbia parlato di “approdo all’estero in caso di addio al Cagliari”), e allora il patron rossoblù risponde per le rime.

Tornando alla polemica con le istituzioni per la questione inerente il nuovo stadio. “Tengo Nainggolan, ma se entro giugno la città di Cagliari non risolverà il problema dello stadio, mi vedrò costretto a lasciar andare i pezzi migliori – ha dichiarato Cellino alla Gazzetta dello Sport –  Marotta mi ha chiamato. Il rapporto con lui e la Juve è ottimo,ma non ci sono i presupposti per ripetere l’operazione che facemmo con Matri”.

Poi c’è un mezzo avvertimento allo stesso Nainggolan. Per evitare il ripetersi di atteggiamenti vicini alla ‘deconcentrazione’: “Ho parlato con il ragazzo e lui sa che se dimostrerà quanto vale nei prossimi mesi sarà meglio per tutti. Per questo non partirà. Nè mi piace l’idea di venderlo ora e di tenerlo ‘parcheggiato’ sino alla fine della stagione. Il Cska Mosca è pronto a investire 20 milioni per questa soluzione. E anche lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti è pronto a rilanciare”.

Sembrava dovesse essere la settimana di Rizzo in Sardegna. Ed effettivamente lo era stata (il giocatore aveva assistito all’amichevole di giovedì ad Assemini ndr). “Avevo fatto tutto con il presidente Foti: 1,5 milioni per la comproprietà. Poi, ho conosciuto il ragazzo e non è nato il feeling giusto. Capitolo chiuso”.

A questo punto meglio concentrarsi sul nuovo bomber. L’ultimo nome è quello di Dionisi: “C’è stato un contatto, ma con tutto il rispetto per lui è meglio riprendere Sau che con la Juve Stabia sta facendo benissimo”.

Sullo stadio. Se il futuro di Nainggolan dipende da quello, ecco che le beghe da risolvere sono tutt’altro che poche: “Ogni giorno c’è da superare un cavillo. Sono stanco. O i lavori iniziano per giugno o sarò costretto a cambiare politica. Mettetevi nei miei panni. Come posso chiedere a un giocatore di restare se il club non ha una casa e un progetto adeguato a certe ambizioni? Ripeto, il problema non è solo mio“.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]