PRIMO TEMPO – Come anticipato nel nostro pezzo di presentazione, Ficcadenti sceglie di affidarsi al redivivo Pinilla, affiancato dal brasiliano Thiago Ribeiro, e a Ekdal, sostituto dell’infortunato Dessena. Dall’altra parte Beretta è costretto a rinunciare all’ultimo istante a Vincenzo Iaquinta (sostituito da Santana), con Mutu unica punta. Pinilla ha voglia di spaccare il mondo e si vede: dopo due minuti il cileno prova a gonfiare la rete davanti alla Curva Nord – che celebra il ritorno al tifo attivo degli Sconvolts, dopo mesi di sciopero – con una poderosa rovesciata, ma Antonioli respinge in tuffo. Nei primi dieci minuti il ritmo imposto alla gara dal Cagliari non è irresistibile, probabilmente a causa dell’orario insolito. Al 13’ però i rossoblù trovano il vantaggio: Cossu batte un corner all’indietro verso Ekdal, il cui tiro-cross viene deviato da Ribeiro in scivolata. Antonioli fa quel che può, opponendosi con il corpo, ma non blocca la sfera che finisce sui piedi di un puntualissimo Pinilla, ben appostato al limite dell’area piccola, che non può far altro che depositare la palla in rete, per la gioia del Sant’Elia. Il gol del vantaggio sprona i rossoblù a cercare il raddoppio, complice un Cesena poco reattivo: al 27’ è però Mutu a sfiorare il clamoroso pareggio, con una deviazione volante sul lungo lancio di Comotto, ma Agazzi si ritrova la palla tra le braccia. Pinilla e Cossu appaiono incontenibili, mentre Ribeiro fatica a trovare gli spazi giusti. Al 28’ il brasiliano si divora una colossale occasione a tu per tu con Antonioli: il lancio filtrante di Conti è perfetto, ma l’ex Cruzeiro angola troppo con il piatto destro, spedendo il pallone di pochissimo a lato. Il pubblico chiama il Cagliari all’attacco, ma l’imprecisione sotto porta regna sovrana: al 37’ è ancora Ribeiro involontario protagonista (in negativo), quando intercetta il rasoterra di Pinilla indirizzato al liberissimo Nainggolan, con capitan Conti che conclude largo. Due minuti più tardi Agostini viene trattenuto in area da Arrigoni: Russo è lì e non interviene, forse a causa della caduta ritardata del numero 31 rossoblù. Al 44’ però l’arbitro campano decide per la massima punizione, punendo un intervento in area su Thiago Ribeiro. Decisione quantomeno dubbia, ma Pinilla trasforma da campione: 2-0 e gara in ghiaccio.
LA RIPRESA – Nella ripresa non cambia il canovaccio. Beretta prova a invertire la marcia dei suoi con l’inserimento di Malonga (fuori Arrigoni). Tutto inutile: nonostante i primi improduttivi minuti di assalto alla baionetta, il gioco dei romagnoli torna inevitabilmente a ristagnare. Russo continua nella sua giornata-no, assegnando il secondo rigore al Cagliari al 54’: la trattenuta di Rossi (ammonito) nei confronti di Cossu c’è ma è minima, decisione eccessivamente severa. Sul dischetto va ancora Pinilla, che sceglie la potenza per firmare la sua prima tripletta con la maglia del Cagliari. L’espulsione comminata a Colucci poco prima dell’ora di gioco mette di fatto fine alla gara. Il capitano bianconero viene punito per aver spintonato il neo entrato Ibarbo, a contatto con Santana dopo una brutta entrata dell’ex Napoli. Inevitabile il secondo giallo, ma è la prima ammonizione comminatagli dal fischietto di Nola a destare più di un dubbio (giallo per proteste, dopo aver reclamato un analogo intervento su Cossu che tira in porta dopo il fischio). L’ultima mezzora regala ben poco: entrano Larrivey e Perico al posto di Pinilla e Nainggolan, con gli Sconvolts che tornano a farsi sentire, prima contro il sindaco Zedda, successivamente invocando un nuovo stadio. In tutto ciò arrivano anche i fischi per il primo tentativo di melina rossoblù, intorno al 70’: l’effetto è l’occasione divorata da Larrivey, che dopo aver iniziato alla grande l’azione (ottimo assist per Agostini), non riesce a sfruttare a dovere il velo di Ibarbo concludendo di piatto addosso a un difensore cesenate. Ultimo sussulto al 77’: Ibarbo cerca di sottrarsi alla marcatura di Rossi, riuscendo infine a superarlo in progressione. Russo però decide di intervenire, mostrando il secondo giallo al difensore scuola Parma e bloccando un pericoloso contropiede, invece di assegnare il vantaggio. La gara si chiude senza recupero (unica decisione sensata presa da Russo), con un Cesena in nove e con il Cagliari che mette tre punti in cascina, preparandosi all’insidiosa trasferta di Roma, dove domenica pomeriggio affronterà la Lazio dell’ex Edy Reja, lanciata nella corsa verso il terzo posto.
TABELLINO:
CAGLIARI-CESENA 3-0 (2-0)
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan (80′ Perico); Cossu; Ribeiro (57′ Ibarbo), Pinilla (65′ Larrivey). (Avramov, Ariaudo, Bovi, Nenè). All.:Ficcadenti
CESENA (4-3-2-1): Antonioli; Comotto, Moras, Rossi, Lauro; Arrigoni (46′ Malonga), Colucci, Martinho; Santana (62′ Djokovic), Parolo; Mutu (72′ Del Nero). (Ravaglia, Rodriguez, Benalouane, Rennella). All. Beretta
Arbitro: Russo di Nola
Reti: 14′, 45′ (rig.) e 57′ (rig.) Pinilla
NOTE: espulsi: 59′ Colucci per doppia ammonizione e 77′ Rossi per doppia ammonizione. Ammoniti: Canini e Ribeiro per gioco scorretto, Rossi per proteste e gioco scorretto Colucci per proteste e comportamento non regolamentare. Angoli: 9 a 5 per il Cagliari. Recupero: 2′ e 0′. Spettatori: 10mila circa.
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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