Penultimo allenamento per il Cagliari, pronto ad affrontare (domani) la rifinitura della viglia di una sfida molto sentita in città come quella contro il Napoli. Ad Assemini, come è giusto che sia a ridosso della gara, Ivo Pulga e Diego Lopez si sono concentrati sulla tattica. Molti i problemi e le sfide portate in dote da un confronto con una realtà organizzata come quella plasmata da Walter Mazzarri.
Il 4-3-1-2 di Lopez, quasi fatto se si escludono i ballottaggi a centrocampo (Ekdal-Dessena) e in attacco (Pinilla-Nenè), dovrà vedersela con il 3-5-2 partenopeo. Nel quale non ci sarà Cavani, ma un attacco velocissimo e tecnico come quello formato da Pandev e Insigne. Alle loro spalle Hamsik, con Inler che torna in cabina di regia.
Problema numero uno sarà il confronto a centrocampo, dove servirà la compattezza e l’aiuto delle punte per sopperire all’inferiorità numerica. E’ soprattutto su questo tema che gli allenatori si sono concentrati nel pomeriggio, con esercitazioni su entrambe le fasi prima dei tiri in porta. Proprio le conclusioni dalla distanza sono un fondamentale dove il Cagliari mostra lacune, nonostante ripetuti tentativi attuati da giocatori come Avelar e Nainggolan, che nelle ultime uscite hanno provato spesso a fare gol da fuori area.
Con Ariaudo al posto dello squalificato Astori in difesa (completata da Pisano, Rossettini e Avelar), non dovrebbero esserci clamorose novità di formazione. Unici dubbi da sciogliere, come detto, sono quelli che riguardano il centrocampo, dove Dessena pare favorito su Ekdal, e l’attacco, dove le condizioni di Pinilla sono da valutare per capire se potrà “rubare” il posto a Nenè. Il cileno è rimasto fermo anche oggi a causa dell’affaticamento alla gamba destra, e la sua convocazione resta in dubbio fino a domani, quando le scelte saranno finalmente ufficiali.
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]