“Mi ha fatto piacere vedere che la squadra è cresciuta con armonia. C’è stato un miglioramento graduale in tutti i reparti e ora siamo decisamente pronti a giocare la prima partita in cui il risultato non sarà più un aspetto secondario”. Esordisce così Massimo Ficcadenti, con ancora negli occhi i segnali positivi ribaditi dalla squadra nell’ultimo test amichevole prima della gara di Coppa Italia contro lo Spezia.
In tanti, memori di quanto visto nella stagione passata, bollano il gioco di Ficcadenti come difensivista e noioso. Il tecnico di Fermo ha un obiettivo: far ricredere tutti. “Ho visto delle buone cose in questo ritiro – dice al Corriere dello Sport – e mi è piaciuto soprattutto l’ultimo periodo, quando abbiamo affrontato e battuto, giocando bene, una nostra pari livello come il Chievo. Ho apprezzato la circolazione della palla, le verticalizzazioni e i tentativi di sovrapposizione da parte dei terzini. Anche dal punto di vista fisico siamo pronti per il debutto ufficiale”.
I terzini, si diceva: e proprio la batteria di esterni difensivi, assieme a quella relativa ai mediani, è tra le voci che potrebbero essere rimpolpate in sede di mercato. “Io mi rimetto alle decisioni della società, anche se devo dire che siamo coperti in tutti i reparti. In ogni caso restano ancora venti giorni per eventuali movimenti, anche se questo non deve turbare la squadra e i ragazzi che sono qui”.
Capitolo attacco. Sette delanteros in organico appaiono decisamente troppi. E, tra un Ragatzu in cerca di alloggio, Nenè opaco e malinconico ai margini delle rotazioni, c’è un Larrivey a metà del guado, il cui destino resta incognito e atteso da tutta la platea rossoblù. “Non è detto che parta. Sta facendo bene in questo ritiro, anche se deve dare più continuità al suo lavoro. Lui è uno dei sette, che forse sono eccessivi per i nostri obiettivi, ma c’è ancora tempo per fare delle scelte definitive”.
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]