Il terzo risultato utile consecutivo non porta allegria al Cagliari: contro una Fiorentina a dir poco in emergenza, i rossoblù di Ballardini non riescono a portar via da un Sant’Elia quasi spettrale più di un misero 0-0. La mancanza di un centravanti si fa sentire sempre più, mentre a far notizia è più la – sacrosanta – protesta degli operai Alcoa prima del fischio d’inizio, che quanto visto sul terreno di gioco. In vista del doppio impegno di fuoco che attende i rossoblù (Milan e Roma, due squadre in splendida forma), è evidente il passo indietro sul piano del gioco rispetto alle prine gare del 2012.
PRIMO TEMPO – Come annunciato alla vigilia, Ballardini dà fiducia all’undici che ha battuto il Genoa e bloccato la Juve sul pareggio: ancora fiducia in avanti a Larrivey e a Ekdal in cabina di regia. Dall’altra parte Rossi deve rinunciare al suo uomo migliore, l’infortunato Jovetic (convocato ma fuori dalla distinta consegnata a Gervasoni), schierando l’inedita coppia offensiva composta da Ljaijc e dall’ex Lazzari. Per dimostrare di meritare l’incondizionata fiducia riservatagli Larrivey cerca di mettersi in mostra, dimostrando però ancora una volta i propri limiti tecnici, come in occasione del tiro svirgolato al centro dell’area al 4′. Andrea Cossu è in gran giornata, nonostante qualche leziosismo di troppo, e all’8′ rischia di portare in vantaggio i rossoblù: il suo ottimo colpo di testa sul cross di Pisano viene parato con lo stinco da Boruc. Non avendo un pivot là davanti, i viola puntano tutto sul contropiede, costringendo sì Agazzi ad un paio di interventi difficili, ma senza essere realmente pericolosi. Boruc è il migliore dei suoi, grazie anche alla deviazione decisiva sul cross al centro di Ibarbo al 21′, mentre al 25′ il bolide del solito Cossu fa la barba all’incrocio dei pali difesi dal polacco. Nonostante l’impegno profuso dai rossoblù, è evidente come a Ballardini manchi come il pane un bomber che trascini il reparto offensivo, bravo ad assecondare la fantasia di Cossu. I cartellini gialli mostrati da Gervasoni ai vari Salifu, Cassani e Nastasic non producono occasioni degne di nota, anzi: sul finire (44′) è l’ex di turno Andrea Lazzari a mettere i brividi ai suoi vecchi tifosi, con un sinistro potente deviato in corner da Agazzi.
LA RIPRESA – La seconda frazione si apre senza variazioni nelle due formazioni, così come nell’intreccio della gara. Il Cagliari prova a sfondare senza troppa convinzione, gli ospiti si chiudono usando il contropiede più per far respirare la difesa che per trovare la rete. La coppia d’attacco rossoblù non riesce ad essere mai realmente pericolosa dalle parti di Boruc, praticamente inoperoso nei secondi quarantacinque minuti. Il colpo di testa di Canini dopo il corner battuto da Cossu finisce a lato (62′), così ad accendere gli animi ci pensa il carattere fumantino di El Kabir (subentrato ad un invisibile Larrivey) e Cossu, ammoniti insieme a Natali e Munari. Gervasoni ha il suo bel da fare per ristabilire la calma nelle due mischie in questione, originate forse dal nervosismo per non riuscire a superare la resistenza viola. Lo scialbo finale viene nobilitato dal rientro in campo di capitan Conti, dentro al posto di un positivo Ekdal, per giunta ammonito al 92′ per un brutto tackle su Behrami. Lo 0-0 finale rende giustizia ad una pessima gara, disputata in un’indegna cornice come il Sant’Elia a mezzo servizio. Domenica si va a Milano ad affrontare i rossoneri di Allegri, usciti vittoriosi anche dal sintetico di Novara: Ballardini proverà a ripetere il miracolo di Torino, sperando nel medesimo, dolce finale.
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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