Duje Cop si è presentato ai nuovi tifosi del Cagliari con un gran gol, decisivo tra l’altro, sabato scorso contro il Sassuolo. L’attaccante croato si è quindi subito messo in mostra.
PUNTI DI FORZA – Cop è un attaccante atipico. Pur essendo molto alto (187 centimetri) non è il solito armadio, anzi, è longilineo (pesa 77 kg) abbastanza agile e veloce, oltre che dotato di una buona tecnica (come si è visto in occasione del gol di sabato) che gli permette di segnare gol anche spettacolari. Preferisce, inoltre, giocare sulla fascia, da dove può muoversi con maggior libertà e risultare più imprevedibile. In Croazia ha segnato valanghe di reti e questo è sintomo che il killer instict non gli manca. Sa sfruttare ogni occasione gli si presenti perchè sa leggere bene l’azione e capire dove andarsi a posizionare. Insomma: è senza dubbio un prospetto interessante.
PUNTI DEBOLI – Cop ha delle doti e non sembra proprio un bidone in stile Vukusic (“meteora” del Pescara 201272013), nè pare aver ereditato i geni paterni (il padre, Davor, fu una meteora dell’Empoli negli anni ’80). Ciò che è da capire è quale sia la sua funzione nel progetto Cagliari. I rossoblù hanno valanghe di punte. Non va dimenticato che Zola, finora, ha dovuto fare a meno di Cossu e Ibarbo e che Sau sta ritrovando ora lo stato di forma migliore. Ci sono poi Longo, Farias, Joao Pedro…insomma, la concorrenza in avanti non manca. Quante chanches avrà il croato? Riuscirà a farsi trovare sempre pronto e ad adattarsi allo stile di gioco di una squadra che, nonostante i recenti risultati, continua ad avere più di una difficoltà? In certi casi la personalità conta più della qualità (e il connazionale Kovacic ne è un esempio lampante) ed è su questo fronte che Cop si gioca molto del suo futuro in Italia.