Senza il Pistolero è tutto un altro Cagliari. L’assenza di Mauricio Pinilla si è fatta sentire tra gli uomini di Ballardini, sconfitti da un Lecce cinico e ben messo in campo da Cosmi. Il rigore trasformato da Larrivey ha fatto soltanto da intermezzo tra le due reti giallorosse, ad opera di un fenomenale Muriel e Bertolacci. Sconfitta meritata per i padroni di casa, incapaci di accendere la luce in fase offensiva, nonostante la prova di un grande Ibarbo: contro il Siena servirà tutt’altra gara, sperando nel recupero degli assenti illustri.
PRIMO TEMPO – Stanti gli infortuni di Pinilla e Cossu Ballardini è costretto a schierare Larrivey al centro dell’attacco, insieme a Ribeiro e Ibarbo. Conti riprende il suo posto in mezzo al campo, mentre Agostini recupera dal problema patito nella rifinitura di ieri. Cosmi presenta un Lecce votato al contropiede, con i rapidi Muriel e Di Michele di punta. L’inizio di gara sembrerebbe a vantaggio dei rossoblù, con il gran colpo di testa di Astori sulla morbida punizione di Ribeiro, ma la palla termina di poco a lato (3′). Tre minuti dopo Muriel regala un assaggio delle sue qualità, costringendo Canini a fermarne la corsa verso Agazzi: giallo per il centrale bresciano, molto pesante nell’economia della gara. Fino al 22′ non succede nulla: la barriera preparata da Cosmi toglie sbocchi alla manovra cagliaritana, costringendo i rossoblù ad azioni estemporanee come il tiro di Nainggolan da 30 metri, agevolmente bloccato da un ottimo Benassi. Ibarbo prova allora a spronare i suoi: al 23′ la sua deliziosa serpentina (con tanto di tunnel in corsa su Miglionico) un area leccese viene sbrogliata da Carrozzieri. Gli ospiti prendono coraggio, sfiorando poco prima della mezz’ora il vantaggio con Di Michele, che spreca però l’ottimo appoggio di prima di Muriel, schiacciando il suo piattone a botta sicura sul primo palo. Scampato il pericolo, il Cagliari su riversa in avanti.
Larrivey è ben altra cosa rispetto a Pinilla e lo dimostra al 32′, quando sugli sviluppi di un corner dalla sinistra gli arriva la palla al centro dell’area: ma invece di tirare al volo il centravanti argentino tenta un improbabile stop. Un minuto dopo Ibarbo tenta la percussione sulla destra, ma il tiro di Nainggolan viene contratto dalla muraglia giallorossa. Al minuto 42 ecco la svolta della gara: Ibarbo regala uno dei suoi numeri, saltando il povero Miglionico con un doppio sombrero sul lato corto dell’area, ma sul suo cross radente Larrivey e Nainggolan si ostacolano a vicenda. Sul contropiede che ne viene generato Giacomazzi lancia lunghissimo per Muriel, che manda a vuoto l’intervento di Canini e fredda Agazzi sul secondo palo. Prima del fischio di Rocchi c’è il tempo per un bel tiro cross di Conti, sul quale vola Benassi.
LA RIPRESA – Dopo aver stretto i denti per 45′, Agostini non rientra in campo nella seconda frazione: al suo posto dentro Ariaudo. Al 49′ l’episodio che sembra cambiare l’inerzia della gara: sul cross di Pisano, Miglionico intercetta il pallone con la mano. Rocchi non ha dubbi, indicando il dischetto: Larrivey trasforma magistralmente. Un minuto dopo il Cagliari sfiora il raddoppio: stupenda punizione di Ribeiro dalla destra, Benassi si supera togliendo la palla da sotto l’incrocio dei pali. Sulla ribattuta il tiro di Conti sbatte sul muro leccese, posizionato sulla linea di porta. Il Sant’Elia sente che il successo rossoblù è a portata di mano, sostenendo li sforzo dei padroni di casa. Ma, come accaduto nel primo tempo, il Lecce affonda il colpo: prima è Ibarbo a bloccare l’azione di un incontenibile Cuadrado, con Bertolacci da fuori a cercare il bersaglio grosso. Che viene trovato dal centrocampista romano poco dopo: al 61′ sfrutta al meglio la sponda del solito Muriel, spedendo con il sinistro in girata alle spalle di un non irreprensibile Agazzi.
Qui ha inizio l’agonia per gli uomini di Ballardini: Larrivey si mette in mostra con un bel tuffo di testa, su cui Benassi si oppone alla grande, poi lascia il posto a Ceppelini. La mancanza del centravanti lascia l’attacco rossoblù in balia della difesa ospite, sempre lesta a far ripartire le frecce Muriel e Di Michele. Il colombiano è imprendibile, ma il suo compagno di reparto non è degna spalla: all’82 l’errore dell’ex Torino é clamoroso, ancora una volta dopo una deliziosa sponda di Muriel. Il quale, prima di lasciare il campo costringe Canini al secondo fallo da ammonizione, lasciando il Cagliari in dieci. Le ultime iniziative della gara non modificano il risultato: nè i due colpi di testa di un generosissimo Ibarbo, nè la punizione dal limite di Conti. Al triplice fischio di un rivedibile Rocchi, esplode la giustificata gioia dei salentini. Il Cagliari incassa la seconda sconfitta del 2012: per fortuna la classifica permette ai rossoblù di dimenticare in fretta il brutto stop di oggi. Contro il Siena, che in casa conferma di essere una squadra temibile, è necessario un cambio di marcia.
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]