Il Cagliari ottiene un pareggio che fa classifica e morale contro il Milan, ma lascia anche il rammarico per quello che poteva essere e che fino all’80’ stava compiendosi. Finisce 1-1 a Is Arenas, con i gol di un Ibarbo formato grandi eventi e un rigore di Mario Balotelli, ancora una volta salvatore della patria rossonera. Un grande Cagliari fino all’episodio chiave dell’80’ (rigore ed espulsione di Astori, fino ad allora impeccabile) aveva imbrigliato un bruttissimo Milan, praticamente mai pericoloso dalle parti di Agazzi. Gli ultimi dieci minuti in apnea valorizzano il punto conquistato, che alla fine risulta utilissimo in una giornata che ha registrato soltanto pareggi nella parte bassa della classifica.
LA CRONACA – La tensione e l’alta posta in palio partoriscono un primo tempo bloccato, che vive delle fiammate dei singoli, quasi tutti rapidissimi, bravi a creare superiorità numerica uscendo da un pressing asfissiante dei centrocampo. Si gioca in un fazzoletto, si picchia (Ambrosini ringrazia Giannoccaro per il mancato giallo nei suoi confronti) e si combatte, fin quando Ibarbo riesce a liberarsi, infiammando Is Arenas a suon di falcate. Nel primo caso interviene Abate alla disperata, al 13’ il colombiano fa tutto bene ma spara alto con uno sciagurato sinistro quando poteva servire Dessena, liberissimo sul dischetto. Poco male, perché il Cagliari è padrone della trequarti offensiva, ha più gamba e cattiveria, mentre il Milan trotterella insolente con i tre “crestati” che in avanti non pungono. Potrebbe farlo Muntari, al 16’, ma viene anticipato da Rossettini, che sventa il bel cross dalla destra di Niang. Il Cagliari soffre pochissimo, quando va in affanno è perché Murru, giovane terzino, patisce l’emozione e i disimpegni (un paio di volte Astori salva il compagno di reparto in scivolata). La partita si spegne alla distanza perché Milan non ha il ritmo necessario, il Cagliari rifiata e sbaglia spesso l’ultimo passaggio che potrebbe impensierire gli incerti Mexes e Zapata. Il centrale colombiano è distratto contro il connazionale Ibarbo, che lo beffa allo scadere: punizione dai 25 metri, in posizione centrale, battuta da Conti, sulla quale Ibarbo gira in porta di testa. E’ l’1-0 rossoblù. Meritato, che chiude 45’ gagliardi e fa sognare.
Il Cagliari non perde l’abbrivio al rientro in campo, riprendendo il discorso interrotto. Lo fa in due occasioni, quando Sau prova una sortita senza successo, e soprattutto Conti sventola di un niente sopra la traversa il suo destro dal limite dell’area. Allegri capisce che non può continuare così, ma in tema di cambi è anticipato dai dirimpettai Pulga e Lopez: è ovazione per Andrea Cossu, che sostituisce Thiago Ribeiro. La reazione del Milan tarda ad arrivare, e si infrange sempre sui piedi di un Astori che davanti al mentore Allegri gioca la partita perfetta, in linea con la fama che gli ha fatto guadagnare stima presso le più grandi d’Europa. Nell’ultimo quarto di gara Allegri vara il 4-2-3-1, ma la sorpresa è che non partecipa El Sharaawy. Il quale lascia il posto a Boateng, prima che Bojan rimpiazzi Ambrosini (ammonito e squalificato, fallo su Cossu). Arriva il giallo anche per Astori, e si rivelerà pesantissimo. Astori è ingenuo nel falciare Niang, che si trovava lontano dalla porta e spalle alla stessa (è il 66’), e poco dopo anche Dessena finisce nel taccuino dei cattivi. Il secondo tempo è però noioso, senza sussulti e con tante spezzettature che fanno il gioco del Cagliari.
L’appunto per i rossoblù è però quello di sparire dalla zona offensiva, cedendo campo ad un Milan che resta opaco. Dentro anche Pinilla e Robinho, ma ci pensa Astori a portare la svolta, dopo che Giannoccaro grazia incredibilmente Mexes (fallo di mano a fermare Cossu, regola del vantaggio anziché secondo giallo sacrosanto). Agazzi salva di piede, la palla si impenna e il difensore abbraccia Balotelli: rigore e secondo giallo, con il Cagliari che passa dal paradiso della tranquillità di una partita in controllo all’inferno dell’assalto milanista. SuperMario trasforma dal dischetto, zittisce platealmente Is Arenas e lancia i suoi. Diventa una corrida, con il Cagliari che si sistema con il 4-3-2 affidandosi a Ibarbo nel più classico dei “palla avanti e speriamo che Victor inventi qualcosa”, e il Milan che ci crede. Le mischie fanno perdere anni di vita a tutti i tifosi rossoblù, e in una di queste Balotelli regala palla ad Agazzi con un debole colpo di testa a ridosso. L’ultimo sussulto al 93’: Bojan mira l’angolino da fuori area, trova Agazzi, che poi deve ringraziare il fuorigioco di Balotelli sulla respinta.
Finisce con il Cagliari sotto la curva, a ringraziare il popolo rossoblù, trepidante sugli spalti e sui divani. Domenica, a Pescara, altra tappa decisiva. Da affrontare senza Conti e Astori, squalificati, ma forti di una consapevolezza rafforzata dalla bella prova odiernna.
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]