Cagliari: non tre giocatori come promesso ma soddisfatti del mercato

248 0

“Prenderò tre giocatori di serie A, uno per ruolo, possibilmente italiani”, aveva detto dopo l’ultima gara del 2011 Massimo Cellino. Non ha mantenuto la promessa, ma stavolta va bene così. Già, perché il Cagliari esce effettivamente rinforzato dalla sempre insidiosa sessione invernale del calciomercato. Una sessione che, per come si era messa nelle ultime settimane, rischiava di far rivivere ai tifosi rossoblù lo spettro della bandiera bianca, già vissuto dodici mesi fa di questi tempi. Stessi i protagonisti, differente l’esito finale: un anno fa, Alessandro Matri salutava la truppa-Donadoni, ammaliato dalle sirene bianconere. Stavolta, Cellino e Marotta il punto d’incontro non l’hanno trovato. Anche perché, diamo a Radja quel che è di Radja, Nainggolan non ha puntato i piedi: ”Non avrei comprato casa in Sardegna, non vi pare?”, ha scritto su Facebook quando qualcuno iniziava ad accusarlo di avere la testa altrove e la voglia matta di mollare la lotta salvezza per la poule-scudetto. E’ diventato papà Radja, ha chiesto scusa per la prestazione incolore di San Siro. E, soprattutto, è rimasto a Cagliari. ”Tra Marotta e Cellino c’è un patto d’onore per giugno”, ha detto ai nostri microfoni il dg Marroccu. Patto, non accordo: Nainggolan vale non meno di 15-18 milioni, se ne riparlerà in estate anche con i bianconeri, senza tapparsi le orecchie dinanzi a nuove possibili pretendenti.

Mercato da promuovere, dunque. È andato via Davide Biondini ed è arrivato Daniele Dessena: non arriva dalla serie A, d’accordo, ma la determinazione che ha messo in campo in queste prime tre partite dimostra che il centrocampista ex Parma è qualcosa più che una riserva. Non vanno sottovalutati il recupero (mentale più che fisico) di Ekdal e quelli di Conti, Rui Sampaio ed Eriksson, quest’ultimo pronto a marzo. Per il resto, due giovanotti (Bovi e Catalano) e qualche cessione (Burrai, Magliocchetti, Dametto e, proprio oggi, Vigorito). E poi c’è Mauricio Pinilla. Serviva un attaccante, è arrivato: 300mila euro per il prestito, riscatto a 3,5 milioni di euro. Il cileno è giocatore abile tecnicamente e mortifero sottoporta: il bomber che mancava. Sono rimasti tutti gli altri, anche quel Thiago Ribeiro che deve soltanto ritrovare lo smalto giusto per tornare ad essere decisivo. Per raggiungere la salvezza può bastare. L’obiettivo, la speranza, è che si inizi subito a pianificare il futuro, fissando i paletti imprescindibili e avviando un ragionamento sui giocatori attualmente in rosa da valorizzare o, viceversa, da salutare.

[Redazione Tutto Cagliari – Fonte: www.tuttocagliari.net]