Se non è record, poco ci manca. Il Cagliari di quest’anno ha sommato ben 11 pareggi in 27 incontri. Peggio (o meglio) dei sardi nessuno, capaci di eguagliarli solo Inter e Bologna. Il frutto di tali risultati scaturisce dalle poche reti segnate (27, quintultimo davanti solo a Chievo, Bologna, Catania e Sassuolo) bilanciate da una buona difesa (36 reti subite, undicesimo in classifica). Per andare a ritrovare uno score tale, si deve ritornare all’anno 2006, quando il Cagliari di Giampaolo, complice un’incredibile serie di 6 pareggi consecutivi, riuscì ad eguagliare il bottino di quest’anno. Al tirar delle somme, è difficile saper riconoscere quale delle due visioni tra il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto sia la più adeguata da scegliere.
A vedere in quali partite si è portato a casa il bottino di un solo punto, si nota però che quasi sempre (esclusi i pareggi contro la Samp, Chievo e Livorno) è scaturito da partite in cui si è rischiato più di perdere che di vincere: vedi quelle terminate in dieci uomini (Catania), recuperate negli ultimi minuti di gioco (Fiorentina, Inter, Sassuolo) o contro squadre più attrezzate tecnicamente (Roma, Napoli e Parma). Con la regola dei tre punti si vuole decifrare come “amaro” il bottino frutto di un pareggio, ma ci sarebbe da star comunque allegri pensando che senza quei ben 11 punti il Cagliari sarebbe a quest’ora appaiato con il Sassuolo all’ultimo posto o che il Chievo, pur avendo vinto 6 volte come i rossoblu, navighi in acque meno tranquille. A Cagliari, dunque, regna il pareggio del “chi s’accontenta gode”.
[Mauro Fois – Fonte: www.tuttocagliari.net]