Cagliari-Roma a porte chiuse per la seconda volta in poco più di sei anni sarà un esempio più unico che raro di sfida che ritrova per due volte l’insolito scenario. Era il 6 febbraio 2006 e allora per la verità la squadra ospitante era quella capitolina, punita per gli striscioni nazisti esposti durante Roma-Livorno.
I rossoblù furono di scena in una Rieti gelida, ma in cui il calore di 300 tifosi romanisti all’esterno e qualche personaggio di troppo ammesso nell’impianto off limits si fece sentire. Fu questo il primo momento che generò polemiche in una serata che seppe di beffa atroce per la squadra di Sonetti.
La quale, forte di un Suazo formato trascinatore e delle ali Langella-Esposito in serata di grazia, passò in doppio vantaggio senza problemi: prima l’honduregno con deviazione di Mexes, poi Langella su imbeccata di “Cicciogol”, parevano dare la vittoria. Ma si era solo all’inizio, perché Perrotta e De Rossi pareggiarono in un amen. In mezzo tante parate di Chimenti, un palo di Totti e le espulsioni di Bizera (contestata) e Bovo (falciato Esposito lanciato a rete).
L’epilogo-thrilling non tardò ad arrivare. Fu Conti a illudere nuovamente col suo proverbiale gol dell’ex che sa di sentenza. Ma ben due rigori (falli su Totti e Alvarez) fecero capitolare l’estremo difensore rossoblù e diedero inizio a recriminazioni di non breve durata.
Domenica si replica. Non ci sarà sicuramente il freddo di quella serata reatina, nè il supporto oltre misura (e il consentito) a favore della Roma visto in quella circostanza. Sarà differente anche l’esito del match?
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]