Moestafa El Kabir e un riscatto difficile. L’attaccante marocchino, naturalizzato olandese, era arrivato al Cagliari con l’ingombrante appellativo di “New Zlatan”, affiabiato all’ex attaccante del Mjällby proprio in Svezia, dove le sue giocate tutto estro e potenza avevano ricordato le magie di Ibrahimovic. A Cagliari però El Kabir non ha ancora lasciato il segno. Appena 7 presenze per lui, per un totale di 162 minuti, davvero troppo poco.
La sua stagione era partita bene, con il gol siglato alla prima giornata in casa della Roma. Da quel momento però, più infortuni che presenze. I muscoli si sono rivelati il vero tallone d’achille di questo attaccante che non trova pace e deve tornare spesso in Svezia per consulti specialistici ogni volta che un fastidio muscolare lo costringe a fermarsi. Per la verità, anche le prestazioni sul campo sono state tutt’altro che convincenti. Tanta personalità, mal gestita da un carattere troppo esuberante, e poca attitudine al calcio italiano. Potenza fisica e di tiro, rapidità ed estro le sue caratteristiche migliori. Abbinate però a confusionari movimenti sul fronte offensivo, ricerca della giocata personale e ad effetto, scarsa attitudine al movimento senza palla. Ballardini ci ha lavorato nei brevi periodi in cui l’attaccante si è potuto allenare col gruppo.
Ora l’ennesimo infortunio muscolare, e un altro ritorno in Svezia. A giugno però, il ritorno in terra scandinava potrebbe essere definitivo. Cellino e Marroccu infatti furono abili a strappare il giocatore alla concorrenza, muovendosi con netto anticipo ed ottenendo già nello scorso aprile il prestito con diritto di riscatto dell’attaccante. Riscatto che verrebbe a costare alla società di Viale la Playa 1,8 milioni. Non una cifra folle. Cellino potrebbe dunque scommettere quei soldi su El Kabir, sperando possa mettere da parte i problemi fisici e maturare calcisticamente in modo tale da esplodere definitivamente. A giugno però, la rosa offensiva del Cagliari sarà affollata. Thiago Ribeiro e Pinilla stanno meritando sul campo il riscatto dei rispettivi cartellini, Nené è in ripresa dal grave infortunio e proverà a meritarsi una conferma in questi tre mesi che separano dalla conclusione del campionato, Larrivey potrebbe essere ceduto a fine stagione ma il patron del Cagliari ha già fatto sapere che non intende svenderlo.
Ibarbo sarà il punto di riferimento e il fiore all’occhiello della squadra ancora per qualche anno. E di ritorno dai prestiti ci sono i sardi in giro per la cadetteria: Marco Sau, che tornerà a Cagliari con un consistente bottino di reti in tasca, avendone già segnati 14 con la maglia della Juve Stabia; Andrea Cocco, che lo segue a ruota con 10 reti siglate nella Bergamo sponda Albinoleffe; e Daniele Ragatzu, che per ora non ha avuto fortuna a Gubbio, ma che è stato decisivo con la sua unica rete per regalare ai suoi una delle cinque vittorie fin qui ottenute dagli uomini di Simoni. Insomma, per El Kabir, guadagnare il riscatto del proprio cartellino sarà una vera impresa. E il marocchino rischia di essere uno dei peggiori numeri 10, se non il peggiore, della storia del Cagliari.
[Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]