Cagliari-Siena 4-2: poker di gol e vittorie, i sardi cambiano volto

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Non vi sono dubbi: è stata una delle migliori gare degli ultimi anni. Il 4-2 finale non rispecchia appieno la netta superiorità mostrata questa sera dal Cagliari di Pulga e Lopez. Il Siena di Cosmi, colpito a freddo dalla rete di Nenè al 6′, non è riuscito a opporre una resistenza valida: il 3-1 maturato nel primo tempo dice abbastanza della partita, grazie alla doppietta del centravanti brasiliano e alla perla in contropiede di Sau. Bogdani ha provato a riaprire i giochi sul finale della prima frazione, inutilmente: la ripresa ha messo in mostra una sterile manovra offensiva dei bianconeri, facilmente rintuzzata dalla difesa di casa. L’espulsione di Neto al 76′ ha di fatto posto fine alla gara: le due reti nel finale (il 4-1 di Thiago Ribeiro al 88′ e il definitivo sigillo di Calaiò al 94′), il rigore guadagnato e fallito dal rientrante Pinilla rendono vivace il finale della gara. Dominata, in lungo e in largo, dal Cagliari di Pulga e Lopez. Finalmente, sarebbe da dire: quarta vittoria in altrettante gare, gioco divertente e produttivo e un Nenè recuperato dopo due anni bui. Tutto questo al netto di Cossu e Pinilla, finalmente rientrati in campo e sgravati del peso di dover fare tutto (o quasi) loro. Mica male…

LA GARA – Come anticipato alla vigilia Pulga deve rinunciare all’infortunato Ariaudo, ben rimpiazzato da Rossettini, mentre sulla trequarti offensiva tocca a Thiago Ribeiro innescare la coppia Nenè-Sau. Pattolino fa girare la testa subito alla difesa senese, ma al 6′ è Nenè a trasformare in gol il corner battuto da Conti con un preciso colpo di testa all’angolino. La rete del vantaggio mette le ali al Cagliari, che continua a produrre gioco ai danni di un Siena stordito dalle avanzate di Nenè e soci. El Tigre è in giornata di grazia: sempre in agguato sui cross dal fondo, iper-propositivo nell’area bianconera. Al 25′ Avelar scappa alla guardia di Felipe, che lo atterra al limite: il destro a giro del solito Nenè è perfetto, per Pegolo non c’è nulla da fare. 2-0 dopo neanche mezz’ora, roba da stropicciarsi gli occhi per il pubblico presente a Is Arenas. Che però non finisce di divertirsi: al 28′ è ancora El Tigre a servire in profondità l’imprendibile Sau, che appena dentro l’area supera il povero Pegolo con un morbidissimo tocco sotto che muore nell’angolino. Difficile prevedere tante emozioni in così poco tempo, soprattutto perchè al 32′ l’arbitro Guida fischia un discutibile rigore in favore degli ospiti, per un presunto fallo di Astori. Agazzi però è perfetto sul tentativo di trasformazione di Calaiò, andando a respingere in angolo. Nulla però può al 41′ il numero 1 rossoblù sul pallonetto dello stesso centravanti palermitano, definito in gol da Bogdani: 3-1 e tutti sotto la doccia, con la consapevolezza di aver visto uno dei migliori primi tempi degli ultimi cinque anni.

La ripresa segue un classico canovaccio: la squadra in svantaggio prende il controllo del gioco per cercare di recuperare, mentre chi vince contiene e riparte in contropiede. Peccato per il Siena di Cosmi, però, che la propria manovra offensiva non produca niente di davvero pericoloso per la porta di Agazzi, anzi. L’attacco rossoblù mette più volte in ambasce la difesa ospite, come al 58′: punizione di Conti e doppio palo colpito, curiosamente, dalla coppia di centrali difensivi Astori e Rossettini, in proiezione offensiva. Nenè prova più volte la strada della tripletta, prima di essere sostituito dal rientrante Pinilla al 73′. Poco prima era stato il turno di Cossu, dentro per Sau, con lo spostamento di un volenteroso ma poco preciso Thiago Ribeiro a seconda punta. Al 76′ l’episodio che in pratica conclude in anticipo la gara: il già ammonito Neto stende Pinilla, meritandosi il doppio giallo. I restanti venti minuti sono però ricchi di emozioni: Thiago Ribeiro prima fallisce una facile occasione, dopo un gran numero del Pistolero, poi al 88′ mette la propria firma sul risultato con un gran bel diagonale dal limite dell’area, siglando la prima rete in stagione. Un minuto dopo Pinilla si conquista con mestiere un rigore, sfruttando il tocco maldestro di Bolzoni: Pegolo però dimostra di non essere da meno rispetto ad Agazzi, andando a parare il quarto rigore su cinque calciati a Is Arenas. Non certo una statistica positiva. Ultima emozione il 4-2 di Calaiò al 94′: sesto centro in otto gare contro il Cagliari per il numero 11 senese, una sentenza. Finisce con il Cagliari che conquista la quarta vittoria consecutiva e che si porta a quota 14 punti in classifica: l’ottavo posto è una realtà, con gli stessi punti della Roma di Zeman. A proposito: nel caso in cui la gara contro i giallorossi venisse fatta rigiocare, i punti potrebbero essere addirittura 17. Ah, che goduria l’aria d’alta classifica…

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]