Forse, addirittura, peggio degli anni scorsi. Quando il finale del campionato rossoblù era sì disastroso, ma appariva chiaro che le ‘vacche magre’ fossero frutto di motivazioni scarse e nulla più.
Il Cagliari pareva sempre pronto a ripartire, dopo un’estate magari cominciata in anticipo. Adesso no, il gruppo sembra in crollo totale, il presidente non risparmia nessuno e si parla addirittura di rifondazione, per una realtà che sino a due mesi fa professava l’unità d’intenti, con i risultati dalla propria parte.
L’incertezza regna sovrana, e risulta difficile fare borsini e previsioni. “Sono arrabbiato con me stesso, perché non credo alle cose fino a quando non ci sbatto la testa. Immaginavo di dovermi limitare solo ad alcune operazioni di mercato, invece vedo che sbagliavo e che c’è tanto lavoro da fare” , ha detto Cellino negli ultimi giorni, lasciando intendere che sarà un calciomercato da ‘titoloni’ e colpi di scena.
E non contribuiscono le molte pendenze che affliggono il Cagliari da diverso tempo. Con la situazione venutasi a creare, diventa impellente risolverle. In un modo o nell’altro. Al momento attuale, sono solo due le certezze per il Cagliari 2011-2012. La gestione tecnica affidata a Roberto Donadoni (ma anche lui non è stato risparmiato dagli strali del patron), e la conferma di Andrea Cossu. Promesso capitano – soprattutto se, come sembra, dovesse partire Daniele Conti – e divenuto sempre più leader carismatico oltreché tecnico.
Capitan Conti, si diceva. Il romano ‘figlio di Bruno’ vive uno dei momenti più difficili da quando è in Sardegna, forse ai livelli degli inizi conditi da fischi e insulti, e dell’era Bisoli. Due sostituzioni e due panchine nelle ultime quattro partite lasciano intendere che non tutto funzioni per il meglio, e la questione potrebbe non riguardare solo il rapporto Donadoni-Conti.
Ci sono da sciogliere anche i ‘nodi’ relativi alle comproprietà: Astori col Milan e Acquafresca col Genoa (Preziosi si mostra molto combattivo), senza dimenticare Missiroli (Reggina) – per il quale non dovrebbero esserci problemi – Laner e Perico (Albinoleffe).
Agostini è arrivato alla fine del suo contratto, e i dubbi circa la vecchia guardia coinvolgono anche il discorso sul rinnovo di ‘Osso’, mentre quello di Biondini è un rebus: la Lazio lo vuole, Cellino e Lotito potrebbero aver fatto pace grazie all’alleanza sui diritti tv. C’è da aspettarsi che ‘Biondo’ possa salutare l’amato Golfo degli Angeli.
E poi Lazzari e Marchetti. Quest’ultimo andrà via, essendoci un tacito accordo con la società. L’addio farà bene a entrambi. Partirà anche Lazzari, che quest’anno non è parso molto motivato senza il mentore Allegri. Che lo vorrebbe, ma senza fare svenare il Milan, come ha dimostrato a Gennaio, quando Galliani ha lasciato al vento le pretese di Cellino.
Tanti punti interrogativi e diversi scheletri nell’armadio, per un Cagliari che si avvicina pesantemente alle vacanze. A Cellino, con sagacia e qualche colpo di teatro, il compito di far uscire indenne i rossoblù da una silenziosa (ma non troppo) tempesta, che potrebbe presto esplodere fragorosamente.
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]