La doppietta di Conti al Torino fa tornare di attualità i capitani rossoblù che segnano indossando la fascia al braccio. Impossibile andare a recuperarli e citarli uno per uno, ripercorriamo alcune tra le più significative marcature ad opera dei Generali.
La prima curiosità che può stupire alcuni tra i tifosi più giovani, è che il Bomber per eccellenza, Gigi Riva, non è mai stato capitano ufficialmente, se non in circostanze occasionali. Chi ha ormai superato la quarantina ricorderà bene Lucio Bernardini, che nella stagione 1987-88, anno della prima promozione con Ranieri calla C1 alla B, timbrò il cartellino per 5 volte, da rigorista.
Un capitolo a parte meritano i capitani Sardi. Quelli dei quali abbiamo fonti documentate, sono Piras, Matteoli e Zola. Per il selargino, capitano a partire dalla stagione 1982-83, sino al 1986-87, anno del suo ritiro, sono 32 i gol segnati con i gradi di capitano. Teo fa cifra tonda come presenze complessive in campionato, 130, comprese fra il 1990, anno da matricola in Serie A per il Cagliari, e il 1994. Le reti saranno 5, fra le quali spicca la punizione capolavoro contro il Milan, sotto la Curva Nord: una sorta di corner corto, che sbatte sul palo lontano a mezz’aria per poi infilarsi in rete. A questi, vanno aggiunti l’arabesco arcuato ai danni di Preud’Homme a Mechelen, e il calcio di rigore per il provvisorio 1-0 alla Dinamo Bucarest nella Uefa ’94.
Infine Zola. Curiosità: ha segnato alla prima e all’ultima presenza in maglia rossoblù: punizione al Cibali contro il Catania nello 0-3 del 2003 al Cibali, doppietta in casa della Vecchia Signora nel 4-2 finale, giorno del suo addio al calcio giocato. Per il fantasista di Oliena, 25 reti in gare ufficiali gol Cagliari: 12 in Serie B, 9 in Serie A, 4 in Coppa Italia, contro Triestina, Lazio (2) e Inter.
Tornando un po’ indietro nel tempo, Fabrizio Cammarata tenta timidamente di trascinare il Cagliari verso la promozione nei primi anni 2000, ma non sarà all’altezza delle aspettative, forse sopravvalutato per la doppietta contro la Juventus quando giocava ancora col Verona. Aldo Firicano veste rossoblù per sette stagioni, le ultime due con la fascia, con la quale segna 4 volte; da evidenziare la doppietta nel 1995-96 in Cagliari-Napoli 2-0. Matteo Villa è chioccia a partire dal 1996-97, dopo varie vicissitudini fra Perez e Bisoli: il secondo grave infortunio di Bisolone a Firenze lascia campo libero allo stopper. Da buon timoniere, non abbandona la nave dopo la disfatta del San Paolo: è lui a segnare il secondo gol dell’anno successivo, in Cagliari-Treviso 2-0, dopo il momentaneo 1-0 di Banchelli. Villa segnerà ancora contro il Foggia alla 5’^ giornata (gol dell’1-1 definitivo di testa sotto la Curva Nord, come Zola contro la Juve) e contro la Lucchese alla quartultima nel 3-1 per il Cagliari (di De Patre e Muzzi gli altri gol).
Infine Suazo: nel 2005-06, primo anno del post Zola, la fascia non ha un successore fisso, ma Sonetti al suo arrivo impone l’honduregno, che ricambia subito con una doppietta alla Sampdoria. A fine campionato i suoi sigilli saranno in totale 22.
[Federico Ventagliò – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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