BRESCIA – Il calcio è in lutto. È mancato ieri sera a Brescia Azeglio Vicini. L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 marzo. Nei primi anni di carriera si mette in luce da calciatore contribuendo alla promozione in massima serie del Lanerossi Vicenza Vicenza, club con cui fa il suo esordio in Serie A il 25 settembre 1955 nella gara interna con l’Internazionale (0-2).
Passa alla Sampdoria e con i blucerchiati disputa sette campionati consecutivi nella massima serie, prima di scendere in Serie B con la maglia del Brescia. Contribuisce a riportare le “rondinelle” in Serie A dopo 17 anni di cadetteria. A Brescia chiude la carriera di calciatore e nel 1967-68 inizia quella di allenatore che gli darà grandi soddisfazioni.
La sua prima esperienza è sulla panchina del Brescia, nel campionato 1967-68, e si concluderà con la retrocessione in serie B. Già nel 1968 entra a far parte del settore tecnico della nazionale, a soli trentacinque anni. A seguire effettua tutta la trafila da selezionatore azzurro, dalla Nazionale Under 21, con la quale ottiene tre volte la qualificazione ai quarti di finale del campionato Europeo di categoria (1978, 1980 e 1982), alla Nazionale maggiore dal 1986 al 1991 (sua la guida ai Mondiali di Italia 90) prima di lasciare il posto ad Arrigo Sacchi. Dopodichè allena a Cesena e Udine, prima di smettere nel 1993.
La Lega B, con il presidente Mauro Balata e il direttore generale Paolo Bedin, insieme a tutto lo staff e i club associati, piangono la morte di Azeglio Vicini che come allenatore, prima dell’Under 21 e poi della Nazionale, ha contribuito alla crescita e alla fama del Club Italia che rappresentava, per il mister romagnolo, la sua seconda casa. Una persona capace, professionale e se vogliamo d’altri tempi nell’interpretare il calcio lontano dai riflettori, con umiltà e gentilezza.
Grazie a lui sono stati lanciati nella Nazionale maggiore decine di talenti a cui Vicini diede fiducia nell’Under 21, rappresentativa con la quale ottenne risultati importanti e impose idee innovative. Vicini disputò da giocatore due campionati in B, a Vicenza e Brescia, oltre che guidare il Cesena nella stagione 1992-1993. Ai famigliari, alla moglie Ines e ai tre figli, le condoglianze della Lega B.
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