É stato un mercato sottotono, senza botto, quello che si è appena concluso. Ancora prima che iniziasse tante erano le voci che ruotavano attorno a nomi importanti.
Da Djordjevic a Kalinic e ad altri. Già si erano concluse le trattative che ai primi di gennaio avrebbero portato Pavoletti al Napoli, Rincon alla Juventus e Gagliardini all’Inter.
Calciomercato 1 febbraio 2017: le ultime notizie sulle trattative in Italia
Tutto lasciava presagire a un mercato effervescente dal primo all’ultimo giorno. Invece, alla fine le aspettative sono andate sostanzialmente deluse. Neanche il passaggio di Gabbiadini al Southampton, ufficializzato quando ormai si era agli sgoccioli, ha saputo suscitare emozioni.
Tanti acquisti in prospettiva
La fascia delle squadre che non hanno più nulla da chiedere alla classifica ha condizionato gli scambi. Gli affari più importanti sono stati quelli in prospettiva, con tanti giovani che sono stati chiamati a fare il salto di categoria subito. Oppure che sono stati prenotati da grandi squadre in vista delle prossime stagioni. E questo per il recente regolamento di restrizione delle rose. Ma anche e soprattutto per il player-trading che per la maggior parte delle società corrisponde al l’unico mezzo di sussistenza.
Pochi stravolgimenti
Delle grandi squadre nessuna ha stravolto l’assetto. Si sono tutte limitate a un inserimento o come nel caso della Juventus nemmeno a quello. Il Napoli ha pensato a sostituire Milik infortunato e a bloccare le operazioni convergenti su Giaccherini, rimasto a copertura della rosa. Il Genoa ha mirato a ridare equilibrio alla squadra dopo la partenza di due suoi “gioielli”.
La Sampdoria si è limitata a colmare le lacune difensive. Le tre cenerentole sono infine apparse poco motivate alla ricerca di una permanenza nella massima serie che appare sempre più complicata.
Soltanto il Pescara si è mostrato più attivo di un Crotone e di un Palermo che sulla carta cercavano rinforzi ma hanno concluso il mercato con più partenze che arrivi. Insomma un mercato di riparazione che in definitiva ha riparato soltanto gli aspetti economici