“Mi ritorni in mente” cantava Battisti. “Io non ti dimentico” canta, adesso, Pietro Lo Monaco. Tanti sono stati i giocatori che non sono arrivati a Catania dichiarandosi come “Non son degno di te”. Fra di essi i più gettonati sono stati certamente gli attaccanti: da Cacia a Boselli, da Pavone a Bianchi. Ma ci sono stati anche altri nomi “ricorrenti” quali Stendardo, Foggia, Papa Waigo, Angeleri e Guberti.
Partiamo da Daniele Cacia. L’ex attaccante della Fiorentina è stato un autentico pallino di Pietro Lo Monaco. Lo si cercava già all’alba del primo anno di serie A per affiancarlo a Spinesi, ma di lui si è parlato anche nei 3 anni successivi. Ci fu un periodo, poi, che Cacia sembrò già accasato al Catania, ma poi, si narrò (fra leggenda e realtà) che l’attaccante natio di Catanzaro preferì rifiutare l’approdo in Sicilia. Dalla scorsa estate, l’interesse “lomonachiano” si è via via affievolito, anche a causa della parabola discendente che stava assumendo la carriera dell’attaccante (flop a Firenze, Lecce e Reggio). Il nome di Cacia potrebbe ritornare in auge sia perché ha caratteristiche simili ai partenti Morimoto e Maxi Lopez, sia perché, quest’anno, l’attaccante calabrese ha ritrovato lo smalto dei bei tempi (17 gol in 26 partite) ritornando nel Piacenza, squadra che lo lanciò nel grande calcio nel 2005. Ad agosto compirà 28 anni, sarà un “Mi ritorni in mente”?
Altro motivo ricorrente delle estati catanesi è stato il nome di Mauro Boselli. L’attaccante argentino è stato vicinissimo al Catania nelle estati del 2008 e del 2009, un po’ meno in quella del 2010, causa ottime prestazioni di Maxi Lopez. Esploso nell’Estudiantes, Mauro è il tipico attaccante “cobra” da aria di rigore. Ma il suo passaggio in Europa non è stato dei più eccezionali: flop al Wigan e, sostanzialmente flop al Genoa. Proprio uno dei suoi due gol “italiani” ha permesso al Genoa di battere la Sampdoria e fatto salvare matematicamente il Catania. In qualche modo, quindi, siamo affezionati al nome di Boselli. Attualmente è in prestito al Genoa con diritto di riscatto, ma i liguri non sono molto predisposti a riscattarlo. Ha 26 anni ed un futuro “europeo” ancora da scrivere…
Colui che, della lista di nomi sopra riportata, è stato più vicino a vestire la maglia rossoazzurra è stato Mariano Pavone. Di lui si ricorda soprattutto la storia del “fax” gettato da Lo Monaco nel box della Lega Calcio per formalizzare in extremis il suo acquisto nel gennaio del 2010. Tutto fatto, quindi? No, dopo alcune ore ci fu il colpo di scena: il Betis (proprietario del cartellino) non accettò “nell’extremis dell’extremis” l’offerta del Catania. Il buon Pavone, così, si ritrovò a giocare nella sua “odiata” Siviglia. Per poco tempo, però: infatti, dopo poco, tornò in Argentina, nel River. Proprio nella squadra argentina Pavone ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori. E’ un pallino fisso di Pietro Lo Monaco: sarà ritorno di fiamma?
Altro nome che ha riscaldato le estati catanesi è stato quello di Rolando Bianchi. L’attaccante del Torino è stato vicinissimo al Catania soprattutto nel gennaio del 2010, prima che la società virasse su Maxi Lopez. Rolando viene da 3 stagioni da autentico trascinatore del Torino, nonostante la squadra piemontese non stia attraversando un brillantissimo periodo. Ha una media di 1 gol ogni 2 gare e sarebbe il più adatto a sostituire Maxi Lopez. Unico problema sembra essere il prezzo: Cairo non farà sconti. Si potrebbe provare a convincere il magnate della carta stampata con qualche contropartita (Pesce? Potenza? Prestito di Morimoto?). Staremo a vedere.
Infine, tutti gli altri nomi: Stendardo è continuamente avvicinato alla compagine rossoazzurra, ma il suo approdo (anzi, ritorno) in Sicilia è stato sempre chiuso dall’abbondanza di centrali. Potrebbe essere un buon sostituto del partente Terlizzi, ma ha un ingaggio troppo alto per una riserva. Altro leitmotiv ricorrenti dei “mercati” catanesi è quello di Pasquale Foggia: il centrocampista della Lazio è stato continuamente inserito in presunte trattative fra Lazio e Catania ora riguardanti Silvestre, ora Martinez e Maxi Lopez. Ma, fino ad ora, non se ne è mai fatto nulla. L’esplosione di Gomez potrebbe aver messo la parola fine al corteggiamento tra il Catania e Foggia.
Anche Papa Waigo è stato quasi sempre inserito in possibili scambi riguardanti il Catania: sia nella trattativa dello scorso anno tra Andujar e la Fiorentina che nel corteggiamento sempre dei viola riguardante Maxi Lopez, è comparso il suo nome. Attualmente è in prestito al Grosseto (poche presenze, ma con ottimi risultati per il senegalese), ma presto ritornerà nella Fiorentina, per poi essere, nuovamente, inserito in qualche trattativa. Storia diversa quella di Marcos Angeleri: passato al Sunderland la scorsa estate dopo esser entrato nelle mire di Pietro Lo Monaco, l’argentino non è stato inserito nella lista dei giocatori utilizzabili per la Premier. Motivo? Il giocatore è arrivato rotto in Inghilterra. Praticamente un altro caso Barrientos. Se si ristabilisse per bene, potrebbe essere preso a poco prezzo. Ma è un azzardo. Infine, parliamo di Guberti: il girovago centrocampista è stata sempre una delle piste di mercato predilette dal direttore Lo Monaco. La sua carriera sta diventando, però, quella di un’eterna promessa alla “Mimmo Morfeo”. Catania potrebbe essere la squadra giusta per esplodere: Pietro ci ripensa?
D’altronde, come si dice (storpiando un po’): “Pallino vecchio fa buon brodo”
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]
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