ROMA – La Roma che verrà passa inevitabilmente da quella di questa stagione: il Covid-19 sta mutando anche il mondo del calcio e soprattutto la sua economia e i suoi valori, facendone risentire in maggior parte il mercato della compravendita dei calciatori, con gli scambi gratuiti tra le squadre che saranno immancabilmente protagonisti nella prossima sessione, se e quando partirà.
Ma a Roma, la questione non riguarda solamente il calciomercato, perchè prima che ci fosse il lockdown totale del paese si stava imbastendo un mega affare tutto americano: il passaggio di proprietà della società da Pallotta al connazionale texano Friedklin. I termini dell’accordo prima del Coronavirus erano di una cifra che si aggirava addirittura vicino al fantomatico miliardo d’euro, tra transazione dell’acquisizione, pulizia dei debiti (se saranno presenti) e conseguente aumento di capitale, e costruzione del nuovo stadio – nuovo “Colosseo” – , che dovrebbe vedere la luce tra qualche anno finalmente nella località Tor di Valle.
Ma ora che i valori dei mercati finanziari sono mutati e sono calati a causa dell’emergenza, bisognerà rivalutare nuovamente la questione con una nuova due diligence, perchè al contrario di quanto circolato negli scorsi giorni, sembra che il Dr. Friedklin sia sempre più interessato al grande progetto che punta a trasformare non solo la sua Roma, ma anche tutta la città di Roma.
Dall’esito di questa attesissima trattativa, che sta portando i supporters romanisti già a sognare ad occhi aperti, dipenderanno molte delle strategie dell’acquisizione di nuovi calciatori che formeranno la rosa per la prossima stagione agonistica.
Facciamo un punto generale, ovviamente ancora precoce e abbastanza approssimativo, andando a girare il mestolo, perchè qualcosa incomincia a bollire davvero, in pentola.
Ha stupito tutti, si è rigenerato in maglia giallorossa dopo esser finito ai margini del Manchester United, continuando la tradizione dei grandi difensori nella Capitale (da Mexes a Panucci a Marquinhos Romagnoli Benatia o Manolas solo per citarne alcuni): stiamo parlando di Chris Smalling. Le sue grandi prestazioni si sono rivelate un arma a doppio taglio, manico positivo in campo e lama tagliente sul mercato: valore schizzato intorno ai 30 milioni di euro, difficile il riscatto a questa cifra non pattuita lo scorso anno, la soluzione potrebbe essere quella di un rinnovo del prestito. Ma gli inglesi si sarebbero pentiti di lasciarlo partire viste le grandi prestazioni…
Piace il difensore argentino Hurtado del Boca Junioirs.
A proposito di prestiti, di ritorno due esterni di difesa che dovrebbero però di nuovo lasciare la Capitale: il romano Alessandro Florenzi dal Valencia e l’olandese Kardsdorp dal Feyenoord, che piacciono rispettivamente a Inter e Napoli.
Il talento brasiliano Tetè dello Shaktar Donetsk potrebbe essere il nome giusto in chiave proapettica.
Per centrocampo e attacco sono già moltissimi i nomi in ballo sul taccuino del trio Fienga-Petrachi-Baldissoni, guidato in prima persona dal tecnico portoghese Paulo Fonseca.
Come giocatori d’esperienza sono principalmente tre i nomi top da affiancare al capitano del futuro Luca Pellegrini e al talento cristallino di Nicolò Zaniolo, oltre che a Javier Pastore, Jordan Veretout e Amadou Diawara – che il mister vorrebbe comunque trattenere – : stiamo parlando di Giacomo Bonaventura del Milan, Mario Goetze del Borussia Dortmund e Gaetano Castrovilli della Fiorentina: per due centrocampi a livello numerico di alto livello.
Il sacrificato potrebbe essere Bryan Cristante, da sempre un vecchio pallino della Vecchia Signora, la Juve, che potrebbe girare in uno scambio il mediano azzurro Mandragora.
L’Inter invece per Florenzi vorrebbe girare in cambio l’ex bergamasco Gagliardini: i giallorossi accetteranno?
Datati invece i nomi dei due milanisti Suso (ora al Siviglia) e Paquetà: che ci sia un ritorno di fiamma nel caldo torrido dell’estate?
In attacco, questione esterno d’attacco, i nomi che si fanno sono altrettanto molti: si va da un clamoroso ritorno di Stephen El Sharaawy dalla Cina al talento 27enne francese del Marsiglia Thauvin, passando per un vecchio pallino, Mariano Diaz delusione del Madrid, alla promessa ucraina conoscenza di Fonseca allo Shaktar Kovalenko.
I sacrificati? Cenzing Under ed Henrich Mkhitaryan potrebbero essere…
C’è la questione poi di affiancare un vice al capitano Edin Dzeko, con l’attaccante croato Nikola Kalinic che ha deluso profondamente le aspettative e non sarà riscattato dall’ Atletico Madrid, neanche per 9 milioni di euro: fari puntati pesantemente sull’azzurro Moise Kean dell’Everton. Il bomber della Nazionale su cui non ha puntato la Juventus non si è ambientato nella difficile Premier inglese e potrebbe fare presto ritorno a casa.
I punti fermi del futuro saranno presumibilmente lo spagnolo Pau Lopez tra i pali, Mancini e Kolarov in difesa, Zaniolo e Pellegrini in mediana, ed ovviamente capitan Edin Dzeko con l’innato fiuto del goal: insomma uno scheletro niente male sul quale far affidamento il prossimo anno e non solo, per far sognare finalmente i tifosi capitolini di vedere la propria squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo…
A cura di Giuseppe Annunziata
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