L’Italia non poteva restare esclusa da questa” ventata”. Roma e Inter hanno cambiato proprietà; i risultati e i giudizi arriveranno a tempo debito. Ma questa “ventata” non è terminata. Milan, Palermo e probabilmente Pescara le nuove società nel mirino.
Del Milan si è abbondantemente scritto in ogni salsa. La cordata cinese sembra aver raccolto la fiducia della società rossonera, nonostante il continuo slittamento della chiusura della trattativa. Le reazioni dei tifosi sono state ambivalenti; all’ironia, molto spesso espressa sui Social Media, si alterna la malizia di chi pensa che dietro questi continui rinvii ci sia quantomeno qualcosa di sospetto. Sembrava dover essere scritta la parola fine una volta per tutte, ma bisognerà attendere ancora per capire il futuro di una delle società più gloriose e vincenti della storia del calcio.
Palermo si sa, non è una piazza semplice. I tifosi, caldi ed ambiziosi come pochi; il presidente, vulcanico ed eclettico. Ma questa volta sembra essere arrivata al capolinea l’avventura dell’istrionico Zamparini alla guida della società rosanero. Qualche giorno fa ha dato le proprie dimissioni, assicurando che entro quindici giorni una cordata anglo-americana rileverà il Palermo. Il progetto sembra ambizioso, degno di una città che ha sempre avuto fame di calcio, quello ad alti livelli, quello che merita: riportare il Palermo in Europa nei prossimi 5 anni; il progetto, inoltre, comprende la costruzione di un nuovo stadio e la ristrutturazione delle infrastrutture e degli impianti sportivi. Insomma, i tifosi rosanero hanno di che sfregarsi le mani.
Diverso il discorso che riguarda il Pescara. Il presidente Sebastiani si è detto pronto a vendere la società, a patto che il progetto sia serio e capace fare il bene del club abruzzese. Il brutto episodio capitato al presidente, a cui sono state date fuoco sue auto, ha dato una brusca accelerata alla sua decisione di uscire dal calcio. Al momento però, nonostante i proclami, compratori seri non se ne vedono all’orizzonte e il futuro del Pescara resta quantomeno incerto.
É innegabile che il trend preso dal mondo del calcio in Italia sembra spaventare. Ci si chiede se da qui a qualche anno ci sarà ancora qualche proprietà italiana che abbia voglia di investire nel calcio o se ci ritroveremo ad avere la quasi totalità di proprietà straniere. Ma ancor più fondamentale: É solo business? E quando si stancheranno che fine farà il nostro calcio? Domande che preoccupano, ma che troveranno risposta solo nei prossimi anni, quando saranno i risultati ed i fatti a parlare.
Perché si sa, il calcio è, tra le cose più futili, quella che conta di più nel nostro paese.
A cura di Pietro Di Girolamo
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy