L’Inter torna alla vittoria dopo le batoste nel derby e in Champions League, superando per 2-0 un buon Chievo ben messo in campo e pronto a fare male in avanti.
Sugli scudi Cambiasso, condottiero infallibile, Sneijder, che ha cambiato il volto alla squadra nella ripresa e il moto perpetuo Nagatomo, che ha corso per tutto il match, saltando e bruciando in velocità gli avversari. Buone indicazione anche dalla difesa, che retto bene, nonostante qualche sofferenza.
NAGATOMO ALLA CARICA – Il Chievo si predispone in maniera sistematica in campo, nei primi minuti di gara, aggredendo l’Inter nella sua metà campo. I nerazzurri però prendono presto l’iniziativa. Yuto Nagatomo è stato uno dei più positivi. Ha spinto con coraggio col passare dei minuti, ha puntato la difesa avversaria in velocità, arrivando sul fondo e mettendo dentro palloni importanti. Sono suoi gli assist che ispirano le punte e che portano l’Inter vicina al gol. La squadra comunque sembra ben impostata anche in fase difensiva, si compatta bene dietro e non viene presa d’infilata come martedì scorso. Maicon invece sembra essere un po’ bloccato sulla destra, cercando sempre il cross dalla trequarti, al posto del dribbling e della sgroppata solita per raggiungere il fondo, come il suo compagno giapponese dall’altra parte, merito anche dei raddoppi predisposti da Pioli. Ma quando il brasiliano riesce a mettere il pallone giusto, Pazzini spreca e non riesce a segnare il gol del vantaggio, solo davanti a Sorrentino.
PARTITA BLOCCATA, L’ATTACCO NON PUNGE– La manovra nerazzurra perde però di inerzia e i clivensi si compattano dietro e riescono a tenere palla, senza soffrire più di tanto. La squadra di Pioli, pur non essendo pericolosa in avanti, tiene l’Inter lontana dalla propria metà campo, con Sorrentino che si gode il sole milanese che cade dalle sue parti. La partita si blocca e tutto va a pannaggio del Chievo, che aveva impostato la gara sulla chiusura, sui raddoppi e sulla ripartenza rapida affidata a Pellissier, sul quale Ranocchia fa buona guardia. Eto’o non riesce a incidere, chiuso bene dai raddoppi gialloblù. Pazzini, l’uomo più pericoloso dei nerazzurri quando è stato servito, è pian piano svanito.
L’ACUTO CHE SBLOCCA LA GARA – La gara non sembra cambiare copione. Il Chievo copre bene gli spazi e cerca di rendersi pericoloso, sfruttando il fatto che l’Inter ha il baricentro più alto, grazie all’ingresso di Sneijder. I veneti tengono bene il campo e sono addirittura più pericolosi dell’Inter stessa. Maicon salva miracolosamente su Costant dopo che Tereau era andato via a Lucio sulla sinistra. Ci vuole un acuto di Esteban Cambiasso a cambiare la gara. Il suo destro, su una buona intuizione di Maicon, sblocca una partita serrata. Il tutto è nato da un’azione di Nagatomo, molto propositivo anche nel secondo tempo e Sneijder, che ha cambiato il volto offensivo della squadra con le sue intuizioni.
MAICON CHIUDE I CONTI – Tocca a Maicon, uno dei meno ispirati del periodo, chiudere il match. Il brasiliano, dopo un primo tempo in ombra, ha giocato un bel secondo tempo, proponendosi in maniera più costante, arrivando al cross e provando l’uno contro uno con i difensori clivensi. Il Colosso si è riscattato in maniera positiva, buon auspicio in vista della gara di mercoledì con lo Schalke. La difesa nel finale ha tenuto, altro punto a favore della squadra di Leonardo.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]