La campionessa mondiale giovanile di velocità conquista la vetta d’Italia con 7”83 in finale davanti a Giulia Randi. Il primatista italiano brucia per soli 5 centesimi l’ottima run di Marco Rontini
ARCO – Dallo start alla vetta d’Italia in un battibaleno. Sono la lecchese Beatrice Colli e il sassuolese Gian Luca Zodda i campioni d’Italia 2022 nella disciplina veloce dell’arrampicata sportiva. Lo ha detto questo pomeriggio il cronometro posizionato al top ai 15 metri di altezza della storica parete per l’arrampicata azzurra, quella del centro federale di Arco di Trento.
Vestono entrambi la tuta delle Fiamme Oro Moena e hanno concluso entrambi una ottima stagione negli sprint, che li hanno visti più volte sul podio nelle gare nazionali ed internazionali. La giovane sprinter di Colico, ex Ragni di Lecco, dopo aver conquistato l’alloro iridato di specialità nel campionato mondiale giovanile si è laureata oggi campione d’Italia, pochi giorni dopo l’aver raggiunto e superato la maggiore età. Miglior modo per festeggiare i suoi 18 anni non poteva dunque trovare l’azzurra lombarda, l’atleta quest’oggi risultata più costante nei tempi registrati nelle varie run. È 7”83 il suo tempo in finale, vinta nel testa a testa su Giulia Randi, l’azzurra della Carchidio Strocchi Faenza vincitrice quest’anno in Coppa Italia e oggi d’ argento, brutta partenza in finale, dopo aver fatto segnare il miglior tempo di giornata 7”58 in semifinale. Il bronzo femminile è al collo di Sofia Bellesini della King Rock Climbing Verona, che nella finale per il terzo posto ha superato Francesca Matuella dell’Arco Climbing.
Soli 5 centesimi in più hanno svegliato il giovanissimo faentino Marco Rontini, della Carchidio Strocchi Faenza dal sogno di diventare campione italiano di velocità, dopo avere in Texas questa estate, come Bea Colli, conquistato il titolo di campione mondiale giovanile di velocità. Il suo argento vale oro, considerata la giovane età (17 anni) ed il tempo 5”68 impiegato (suo record personale) oggi per volare al top, dietro al primatista italiano Gian Luca Zodda, puntuale nel salire sul gradino più alto del podio anche nell’ultima gara stagionale. Gradino più basso ma sempre podio per Ludovico Fossali, dell’Esercito, primo atleta azzurro a qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo. A premiarli c’erano i vertici federali: Davide Battistella, presidente federale Fasi, Ernesto Scarperi, vicepresidente Fasi, Vincenzo De Luca, direttore tecnico Fasi oltre a Dario Ioppi assessore allo sport del Comune di Arco di Trento.
Le ultime run nella speed hanno rappresentato quest’oggi anche le ultime “salite” sul podio per gli atleti della FASI. SI è infatti conclusa la intensa e lunga stagione federale per tecnici, tracciatori, atleti.
Ora ad Arco di Trento, sulla parete storica di Arrampicata sportiva, inizieranno i lavori di ristrutturazione da parte della Federazione per creare un centro ancora più all’avanguardia in vista della preparazione olimpica. A Los Angeles 2028 forse i Giochi Olimpici assegneranno medaglie per ciascuna delle tre specialità del Climbing mondiale, mentre a Parigi è certo che saranno due soli i podi per ambo i sessi (quello unico della Speed per i velocisti e quello della combinata Lead e Boulder)