Questa Fiorentina non è più quella di inizio stagione, al di là dei facili entusiasmi per il dopo Palermo si può dire senza paura di essere contraddetti che fra i viola visti nelle ultime uscite e quelli di inizio stagione c’è un certo divario, non fosse altro che per il fatto che nelle prime 6 giornate del girone d’andata la Fiorentina aveva collezionato 5 punti mentre in altrettante gare del girone di ritorno ne ha raccolti 9 giocando una partita in più fuori casa.
La formula di questo cambio di rotta dopo tutto è semplice, questa Fiorentina rispetto ad inizio anno gioca finalmente con il modulo che aveva promesso Mihajlovic, il 4-3-3 che il tecnico serbo meglio padroneggia, non il 4-2-3-1 inconcludente dei primi mesi, e nemmeno il 4-5-1 ultradifensivo spacciato per 4-3-3 nelle ultime settimane. Un centravanti una seconda punta che svaria sulla sinistra e un esterno destro che magari pensa un po’ alla fase difensiva.
Ecco, per l’appunto, la seconda punta, l’attaccante di movimento capace all’evenienza di sostituire Gilardino che a Firenze i tifosi chiedevano da mesi invano, finalmente c’è e i risultati si vedono. Certo, una rondine non fa primavera, ma se dopo decine di settimane in cui Gilardino viene servito col contagoccie improvvisamente viene pescato 3 volte solo davanti al portiere proprio quando torna Mutu forse non è un caso: l’attaccante rumeno era quello che serviva, anche se per ritrovarlo è stato necessario mettere da parte l’onore e reintegrare un giocatore che si era detto non avrebbe più vestisto la maglia viola (salvo poi non cercare mai con insistenza un sostituto).
Centrocampo a tre con un mediano, una mezz’ala tecnica e un incursore, un cavallo che corra aventi e indietro conciliando il fiato con una tecnica non indifferente. Dopo aver messo da parte i vari Zanetti e Bolatti finalmente i viola hanno trovato un centrocampista che corra, che dia spinta alla manovra. Valon Behrami fin’ora ha entusiasmato, voti in pagella sempre positivi e applausi dal pubblico, finalmente un colpo a centrocampo ben riuscito, senza comunque mettere una croce sopra a D’Agostino, che magari in un futuro potrà inserirsi in questo modulo.
Infine il famoso difensore che Firenze chiede da anni e anni. Michele Camporese è sicuramente la sorpresa più gradita di quest’anno, se n’è tanto parlato che ogni parola si possa dire su di lui sarebbe solo una ripetizione. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo si può dire che la Fiorentina c’ha messo tanto tempo a trovare un buon compagno di Gamberini che ormai il difensore bolognese non è più quel giocatore affidabile che era pochi anni fa.
Insomma, un modulo scelto dal tecnico, con i giocatori adatti, un attaccante al fianco di Gilardino, un centrocampista di movimento e un difensore di valore. Era tanto difficile evitare sin dall’inizio la lotta per la retrocessione? E intanto Mihajlovic ammette: “Questa era la Fiorentina che avevo in mente”. Anche i tifosi.
[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]