Lo scorso anno era proprio questo il problema. La Lazio, un’ottima formazione nell’11 titolare, non aveva ricambi all’altezza delle altre grandi e, in una stagione sfortunata e costellata da infortuni, si è trovata col fiato corto a metà marzo, rinunciando per il secondo anno consecutivo ad un posto in Champions League. Ma, come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, col cambio della guardia in panchina e la rosa pressoché invariata, Petkovic è stato capace di scovare risorse preziose dove non si pensava potessero esserci, dando fiducia a calciatori che negli anni passati con la Lazio non avevano proprio niente a che fare.
UN CENTRALE NUOVO DI ZECCA – Nella Lazio targata Edy Reja, Lorik Cana ha sempre fatto fatica a ritagliarsi un posto in squadra. Il tecnico goriziano lo vedeva solo a centrocampo e gli ha piazzato l’etichetta scomoda di “vice Ledesma”, relegandolo in panchina per tutta la stagione. Petko, che già in estate aveva deciso di puntare sul capitano albanese, l’ha provato al centro della difesa a 3, il suo nuovo ‘Piano B’, sconosciuto dalle parti di Formello, e Lorik si è trovato subito a suo agio. Il numero 27, partita dopo partita, ha dimostrato esperienza e personalità, limando anche quegli interventi troppo ruvidi per il calcio italiano – e non solo – che suscitavano le paure del tecnico in panchina.
TALENTO RITROVATO – Sembrava un ragazzo perso strada facendo. I prestiti in B al Torino e al Bari non avevano fornito le risposte che la società capitolina andava cercando sul suo conto e già si pensava ad un anno ai margini del gruppo. Petkovic – così come con tutti i componenti della squadra – si è preso del tempo per valutare a pieno, ha voluto conoscere ogni sua caratteristica e si è reso artefice della sua rinascita. L’apparente superficialità che ha sempre accompagnato il ragazzo in passato, facendogli vivere dei veri e propri black out, è stata trasformata in una “lucida follia” che può mettere in difficoltà l’avversario. Oggi il belga è più di un rincalzo e – complice la tenuta fisica non proprio eccelsa di Konko – lo stanno dimostrando le tante presenze. Ancora c’è tanto da migliorare. Anche a Torino, Petkovic più volte si è sgolato per richiamarlo all’ordine, ma Luis sta dimostrando, piano piano, che in questa Lazio ci può stare anche lui.
LE GÉANT FRANÇAIS – Insieme a Ederson, è l’unico volto nuovo della Lazio targata 2013. Arrivato in biancoceleste agli sgoccioli del calciomercato, Michael Ciani ha superato le titubanze iniziali e si sta dimostrando un’ottima risorsa nello scacchiere di Petkovic. La rivoluzione tattica che ha investito i capitolini lo ha favorito e non poco, riconsegnandogli quel ruolo nella difesa a 3, tanto caro ai tempi del Bordeaux. Sono lontani gli svarioni di Napoli e le incertezze contro il Genoa, oggi ‘Mikà’ è un difensore affidabile, tanto da mettere in discussione un pilastro come Dias, negli ultimi anni titolare inamovibile tra le aquile romane. Sabato potrebbe trovar posto nuovamente al centro del reparto arretrato, mentre nel ritorno con la Juventus Petkovic potrebbe non rischiarlo, dal momento che il numero 2 è diffidato e a rischio finale.
[Gianmarco Filizzola – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]