Nel 2010 che ha visto protagonista il Napoli di Mazzarri e la sua truppa trova ampio spazio Paolo Cannavaro, autore di un anno da vero capitano. Da quando è arrivato il tecnico di San Vincenzo, il difensore ha dato continuità alle sue prestazioni lasciando alle spalle i continui alti e bassi di un tempo. Il recente errore contro il Chievo, seppur clamoroso, resta l’unica macchia di un 2010 molto positivo. Per lui è in arrivo anche il tanto atteso rinnovo dopo una lunga diatriba tra il club e il rappresentante del giocatore.
LA TRASFORMAZIONE – Cannavaro è sempre stato un giocatore di buona qualità offuscata, però, da cali di concentrazione improvvisi che per un difensore possono essere fatali. Cali di tensione che sono ormai un brutto ricordo per il capitano azzurro grazie soprattutto a Walter Mazzarri. Il tecnico ha saputo esaltare le doti del giocatore lavorando sulle sue lacune. Ieri Cannavaro era un centrale che parlava poco ai suoi compagni di reparto, oggi accade il contrario. “Bisogna parlare lì dietro Paolo“, gli gridava il mister durante i suoi primi allenamenti a Castel Volturno. Un grande lavoro personale e non solo. Gli accorgimenti tattici alla fase passiva da parte dell’allenatore hanno senza dubbio dato maggiore sicurezza al leader della difesa.
La presenza di due interditori come Gargano e, soprattutto, Pazienza dinanzi alla retroguardia, hanno dato la giusta protezione al reparto arretrato che può godere, in realtà, dell’apporto dell’intera squadra. Il Napoli di Mazzarri interpreta la fase passiva con la partecipazione di tutti gli elementi in campo, punte comprese. L’arrivo di Cavani ha addirittura migliorato la fase di non possesso grazie al suo prezioso apporto che va anche oltre i dettami tattici del tecnico. Un lavoro tattico e personale che hanno trasformato Cannavaro da centrale autore di pregevoli chiusure e paurose sbandate a leader della difesa.
IL RINNOVO – La lunga trattativa per il rinnovo del contratto di Paolo Cannavaro è in dirittura d’arrivo. Dalle ultime dichiarazioni dei protagonisti della vicenda trapelano segnali distensivi. Il giocatore dovrebbe vestire l’azzurro per altri quattro anni.
[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]