Rientro in campo non fortunato per Daniele Capelli dopo il lungo stop. “Al 70′ ero cotto ma i cambi erano finiti. Giustamente bisognava vincere la gara e sono entrati gli attaccanti”. Il difensore ammette seranamente le colpe della squadra per i risultati negativi degli ultimi turni. “Le sconfitte fanno tutte male ma quella di oggi particolarmente. É la terza consecutiva e la seconda in casa. Siamo stati brutti da vedere e abbiamo toccato il fondo. Occorre rimboccarsi le maniche ed andare avanti. Ci prendiamo i fischi e le critiche che in questi momenti giustamente escono. Parlare non è facile in questi momenti ma bisogna farlo, anche se sarebbe meglio stare zitti e lavorare”.
Il centrale però vede anche la luce fuori dal tunnel. “É un momento che le cose non riescono. Anche nelle gare precedenti in cui non sono sceso in campo, ho visto che la squadra ha dato tutto. Lo dico con orgoglio perchè quando ci rimproverano di non sudare la maglia e di non dare tutto, questo non mi va bene”. Nel finale di gara un gruppetto di tifosi del settore Distinti ha proprio beccato l’ex atalantino. “In campo diamo molto, non è l’impegno che manca. A caldo, mi dispiace aver reagito così. Sul primo gol ho commesso un errore ed i fischi sul piano del gioco li accettiamo. A livello di squadra occorre fare mea culpa”. Infatti Sodinha ha superato con una finta ben coordinata il difensore bergamasco per poi atterrare Coser e battere a rete il vantaggio. “Secondo me è un giocatore tecnicamente devastante. Me lo ricordo dall’andata ed è molto forte, di livello superiore”.
[Redazione Tutto Cesena – Fonte: www.tuttocesena.it]