Un ginepraio. Mi occupo di allenatori da oltre vent’anni, mai vissuta una situazione così. Valzer, tango, liscio. Balliamo?, come diceva Fred Bongusto. Colpi di scena, sorprese possibili, tutto e il contrario di tutto. L’Inter in prima fila perché è campione d’Europa e perché è il buco più affascinante da coprire. In questo momento, mentre scrivo, funziona così: Moratti vorrebbe Capello ma la Federazione inglese vigila, ha capito e pretende che don Fabio sia massimamente concentrato sul Mondiale, tra l’altro ha un contratto lungo e oneroso, al primo contatto minaccia di rivolgersi alla Fifa. E così avanza Hiddink che può liberarsi dalla Turchia per un ingaggio da cinque milioni e mezzo. Ma è una storia apertissima a tutte le soluzioni. Sono le 23,30 quando sgancio questo pezzo, tra un’ora potrebbe essere cambiato tutto. Facciamo mente locale: ventotto situazioni caldissime, ventotto nomi tutti da vivere. E qualche clamorosa indiscrezione che non guasta, della serie “si vive spesso di retroscena”.
AGLIETTI – Nelle ultime ore ha quasi perfezionato l’accordo con l’Empoli. Lascia la Samp Primavera e si esibisce in serie B, con un programma di giovani e tanta fantasia.
ALLEGRI – Deve liberarsi dal Cagliari, si libererà. Va bene le sorprese, ma questa sarebbe clamorosa. Ha parlato di mercato con Galliani, vorrebbe Marchetti e (forse) Lazzari. Ma se arrivano i soldi freschi dai russi, malgrado le smentite, sarà un mercato in pieno stile Milan. Con assalto a Dzeko, il sogno di sempre, che puoi prendere se versi non meno di 35 milioni cash nelle casse del Wolfsburg. Ibrahimovic più difficile: non ha fatto malissimo ma neanche bene, il Barcellona non lo vende a meno di 45-50 milioni. In ogni caso farebbe bene a puntare su almeno un paio di centrocampisti giovani, freschi e di gran talento.
ATZORI – Sondato pesantemente dal Cesena che deve sostituire Bisoli. Piace alla Reggina (che ha preso in esame altre due ipotesi: Calori e Roberto Cevoli, quest’ultimo ex difensore amaranto), è stato valutato dal Chievo ma potrebbe fare una scelta controcorrente. Ha un anno di contratto con il Catania, tornerà a lavorare.
BENITEZ – Ipoteticamente ancora in lizza per l’Inter, ha avuto un contatto telefonico con Branca prima di Madrid, ma poi l’affare non è andato in rampa di lancio. Motivazione: il lungo contratto con il Liverpool e il fatto di avere una marea di collaboratori da sistemare. Una cosa è sicura: malgrado le parole d’amore verso il Liverpool, se potesse andrebbe via. Ma l’Italia resta un sogno.
BISOLI – Ottimo allenatore e gran furbacchione (in senso buono). Nega di essere stato contattato da chicchessia, giustamente concentrato sulla promozione del Cesena, magari diretta come vorrebbe. In realtà è il predestinato a Cagliari da circa dodici mesi: ci sarebbe andato nel 2009 se Allegri avesse preparato la valigia. Ci andrà con dodici mesi di ritorno, possibilmente con un’altra medaglia al petto (leggi promozione).
CAMPILONGO – Ha detto gentilmente no all’Ascoli, ha avuto un contatto con il Livorno, caduto lì. Ad Empoli ha fatto bene, con un programma ridimensionato, le occasioni non mancheranno.
CALORI – Qui si tratta di decidere se cavalcare la tigre Portogruaro, con tutti i rischi del caso, oppure se cedere alle lusinghe di qualche club che non ha ancora sciolto le riserve (Chievo e Reggina in testa). Comunque vada, sarà un successo: la B, almeno la B, non gliela toglie nessuno.
CAPELLO – Qui possiamo darvi qualche esclusiva. Storia di un paio di mesi fa: don Fabio, ancor prima che la Russia andasse su Advocaat, aveva fatto più di un pensierino a quella panchina, mandando segnali abbastanza espliciti. Cosa significa? Significa che ha intenzione di disputare un gran mondiale e poi di liberarsi, malgrado il contratto. Ha parlato almeno un paio di volte con Moratti, aspetta. Avrebbe il profilo perfetto per raccogliere l’eredità di Mourinho: condottiero vero, esigente sul mercato, chi meglio di Moratti potrebbe accontentarlo? Non è dell’Inter, ma vorrebbe esserlo. Quotazioni in rialzo, ma difficoltà serissime a decidere tutto e subito. Con l’Inghilterra che controlla da vicino e che non vuole interferenze.
COLOMBA – Dicono che dovrebbe andar via da Bologna, in fondo farebbe bene se non ci fosse chiarezza societaria. E’ stato sondato timidamente dal Catania, ma lui vuole restare perché Bologna è casa sua. A Bologna avrà un direttore sportivo (Secco o Valentini) e si spera un budget decente per non soffrire.
DI CARLO – Ha stretto la mano a Garrone, della serie: io ci sono, Samp aspettami. Ma non sarebbe libero? No che non lo è: ufficialmente sì, in realtà c’è una scrittura privata che concede l’opzione al Chievo. E il Chievo prima di liberarlo vuole essere sicuro di avere un sostituto. Giovedì scorso è andato a cena con lo staff maggiore della società, Sartori compreso, tra venerdì e sabato ha memorizzato qualche problema. Ma non dovrebbero esserci complicazioni: come potrebbe il Chievo vietargli l’approdo in Champions League? Atteso a Genova per la firma lunedì scorso, entro venerdì dovrebbe essere tutto a posto: contratto biennale. Se non restasse Storari, a Mimmo piacerebbe portarsi Sorrentino a Genova. E comunque qualcosa di mercato tra Chievo e Samp ci sarà.
GASPERINI – Qualcuno si è offeso quando abbiamo parlato di diatribe in corso con qualche dirigente del Genoa. Diatribe normali, fanno parte di un rapporto di lavoro. Ma diatribe che potrebbero allargarsi se non ci fosse chiarezza, soprattutto sul mercato. Gasperini era stato allettato dall’ipotesi Fiorentina, al punto che il Genoa aveva sondato altri tecnici (Giampaolo e Allegri in testa). Non soltanto sondato, forse. Ora sembra tutto rientrato. Sembra. L’importante è che si vada avanti con la necessaria unità di intenti. I tifosi del Genoa meritano chiarezza.
GIAMPAOLO – Il Catania lo ha incontrato e gli ha chiesto la firma. Lui è uno dei migliori allenatori italiani a livello tattico: ha sfiorato la Samp, non disdegna l’ottima organizzazione societaria dei siciliani, ma vuole prendersi qualche giorno. Forse perché spera che si riapra un portone. Ma non considera il Catania una seconda scelta, com’è giusto che sia.
GUARDIOLA – Che piaccia all’Inter ci sta: giovane, carismatico, capace di gestire i campioni. Siamo in piena campagna elettorale al Barcellona, ma la mia domanda è: qualsiasi presidente si priverebbe di Pep che ha dimostrato di essere un fenomeno autentico? Certo, se si liberasse l’Inter entrerebbe in scena, per questo Moratti viaggia su diversi binari, considerando Capello e Hiddink ottime soluzioni, come Guardiola (con la clamorosa irruzione in scena di Robi Baggio). Ma intanto vediamo cosa fa Pep, lascia davvero il Barcellona? Io non ci credo tantissimo, però ci vado cauto.
GREGUCCI – Ha incontrato in segreto il Piacenza la scorsa settimana, significa che Ficcadenti non è sicuro di restare e che la società (sempre in vendita?) si sta cautelando.
GUSTINETTI – Ha parlato con l’Ascoli, entro venerdì dovrebbe essere tutto a posto. Hanno parlato di mercato: piacciono Carobbio, un fedelissimo del Gus, e anche Bruno per un difficile ma possibile ritorno nelle Marche a parametro zero.
HIDDINK – Ha appena firmato un contratto faraonico con la Turchia, voi lo vedete che dopo poche settimane chiede di essere liberato? Invece è possibile, c’è una chiave. E’ bravo, tatticamente geniale, un simpaticone. Magari non allo stesso livello di un Capello o di un Guardiola per l’Inter. Lo teniamo sempre nella lista di Moratti, sottolineando il nome fino a quando la selezione non sarà fatta.
LEONARDO – Lo hanno accostato all’Inter, dopo una vita spesa per il Milan. Fantamercato? Io nulla escludo e rispetto il lavoro degli altri. Certo, sarei sorpreso. Ma sarebbe una proiezione affascinante: Leonardo che va da Moratti dopo essere stato scaricato da Berlusconi, roba da farci uno speciale al giorno fino al 31 agosto.
LERDA – A Crotone ha svolto un lavoro eccellente, grazie alla profonda collaborazione con un direttore sportivo competente come Ursino. Incontrerà il Crotone entro venerdì: ci sarà chiarezza, se dovessero lasciarsi lo faranno da grandi amici, con riconoscenza reciproca. Piace, in ordine sparso, a Livorno, Torino, Reggina, Catania (se Giampaolo saltasse). New entry delle ultime ore: il Chievo che pensa anche a Genio Corini.
LUCESCU – Pur blindato da un contratto con lo Shakthar Donetsk, ha subito il pressing del Fenerbahce, incontrando i boss turchi sabato scorso durante la finale Champions di Madrid. Resterà in Russia, oppure non resisterà alle sirene turche?
MARINO – Anticipazione di diversi mesi fa, siamo vicini alla conferma. Incontrerà Pozzo per liberarsi, poi sposerà il Parma con reciproca soddisfazione. Il suo ciclo a Udine era finito da un pezzo: forse avrebbe dovuto sbrogliare la matassa già la scorsa estate.
MIHAJLOVIC – E’ della Fiorentina al 97%. Il restante 3%, forse qualcosa in meno, lo lasciamo a un eventuale pentimento dell’Inter se dovesse decidere di tornare su Sinisa entro venerdì. Intanto condoglianze vivissime per la scomparsa del padre. Ha incontrato Corvino, sono rimasti stregati reciprocamente: si piacciono, aspettano soltanto che Prandelli si liberi per la Nazionale e che eventualmente l’Inter non chiami più. Sinisa ha detto sì a Corvino perché, rispetto all’incontro con la Sampdoria, sono cambiate tante cose: ovvero, l’Inter non è più in prima fila come qualche giorno fa. Aspettiamo. Intanto, hanno parlato di mercato: Mihajlovic aveva consigliato Martinez a Rob Mancini, vorrebbe portarselo a Firenze, ma la Lazio sgomma.
MORIERO – Ha detto no a una mega offerta del Cosenza, ha un contratto con il Frosinone e non è escluso al cento per cento che non lo rispetti. Sondato dal Torino, soprattutto in casa di malaugurata non promozione.
MOURINHO – Ha fatto tutto lui. Da febbraio era scritto che se ne sarebbe andato in caso di tripletta. Commovente l’abbraccio, pieno di lacrime, con Materazzi nel ventre del Bernabeu dopo il trionfo in Champions. Guadagnerà più di dieci milioni alla corte di Florentino Perez, se vincesse anche lì entrerebbe nella gallerie dei miti riservati a pochi – pochissimi – eletti. Strepitoso gestore delle segrete cose dello spogliatoio. Dicono: le sue squadre non divertono… Ma che sciocchezze! Si sono convinti anche i suoi detrattori: quelli che, pochi minuti dopo il suo sbarco in Italia, lo avevano già impallinato di critiche. Qualche volta volgare, quasi sempre geniale. Adesso si farà fare la spesa come vuole lui: Maicon, divertente la provocazione Quaresma al Real, Di Maria e magari un asso negli ultimi trenta metri. Chissà quando, e se, nascerà un altro Mourinho.
PRANDELLI – Qui c’è poco da dire. Cesare si è tappato la bocca, non parla, aspetta di firmare il contratto che lo legherà al club Italia. Diamoci tempo due settimane, al massimo, forse prima. E in bocca al lupo per una trasformazione professionale che meritava.
PIOLI – Sondato dal Chievo, in ogni caso riconoscente al Sassuolo che gli ha affidato il progetto. I playoff sono da onorare, il signor Mapei vuole ad ogni costo la serie A.
REJA – Ormai ha un accordo con la Lazio, ma negli ultimi giorni gli è arrivata una proposta milionaria da Dubai che l’ha fatto barcollare un po’. Probabilmente finirà lì e non avrà tentazioni, ma ve la riporto a titolo di cronaca.
ROSSI DELIO – L’ho rivisto molto volentieri giovedì scorso a Sportitalia, ospite degli studi di Roma. Fantastico allenatore di un eccellente club come il Palermo, ma che meriterebbe i grandissimi palcoscenici per le sue qualità tattiche. Non è preoccupato per le possibili evoluzioni di mercato, è sicuro che Zamparini anche stavolta darà il massimo. E mastro Delio ci metterà il resto, con la solita competenza.
SANNINO – Sta facendo benissimo a Varese, sogna ad occhi aperti la promozione. Nel frattempo stuzzica l’interesse di qualche club di serie B, Grosseto compreso.
Essendomi occupato degli allenatori, mi restano fuori tante cose. Solo una sintesi: Pradè è in Brasile per Adriano che ha scelto la Roma a 3 milioni più bonus mentre dal Qatar gli offrono un triennale da dodici milioni di euro a stagione! La Roma ha sondato anche Fred, accostato recentemente al Napoli, ma per prendere l’altro brasiliano bisogna versare cinque milioni di euro in contanti al fratello proprietario del cartellino e 2,5 a stagione al diretto interessato. Operazione complicatissima. La Lazio si scatena: Kolarov in uscita, con Inter che potrebbe essere in avanscoperta, Lotito ha intenzione di chiedere Coutinho “fenomenino” del Vasco da Gama. Intanto, ha bloccato Martinez del Catania, sarebbe un grande acquisto. Sono stato travolto dagli amici di Catania: chi è il grande colpo che annuncia Lo Monaco? Qualcuno mi ha parlato di Saviola. Calma: il colpo è Diego Souza, un trequartista che i miei amici brasiliani hanno dipinto come un fenomeno. Unico neo: testa un po’ calda alla Edmundo. Ma talento purissimo, valutato sei-sette milioni, il Catania ce l’ha in pugno e potrebbe prenderlo per cinque milioni secchi, oppure in prestito con diritto di riscatto prestabilito. Il Napoli lavora su Toni nella speranza di spalmare l’ingaggio (sei milioni netti) dell’ultima stagione su più anni. Insomma, stiamo entrando nel vivo. Il Chievo è vicinissimo a Jonas, attaccante di 25 anni del Gremio, reduce da un ottima stagione e valutato 2,5 milioni. Mi tengo gli altri appunti per il prossimo giro.
[Alfredo Pedullà – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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