Dopo trecentodiciassette giorni l’avventura di Fabio Borini alla Roma si conclude. Arrivato nella capitale l’ultimo giorno del primo mercato della new era americana, in quella sessione i nuovi proprietari del club investirono una notevole quantità di fondi per ricostruire una squadra che doveva assolutamente essere strutturata dacapo. Il must della scorsa estate era chiaro: giovani promesse da far maturare, nuovi talenti – soprattutto stranieri – da formare e lanciare nel campionato e nei cuori giallorossi. L’unico italiano giunto il 31 agosto scorso è stato proprio Fabio Borini, già titolare nell’under 21 e con una grande esperienza – considerando anche l’età – nel campionato inglese.
I primi giorni dell’attaccante emiliano sono stati di duro lavoro e l’11 settembre ha esordito contro il Cagliari all’Olimpico disputando, tutto sommato, una buona gara. La prima rete risale al 26 ottobre (Genoa contro Roma) e in totale se ne contano 9 nella scorsa stagione. Nonostante un infortunio lo abbia tenuto lontano dai campi per diverse settimane, nella Roma di Luis Enrique Borini rappresentava una valida alternativa ad Osvaldo, che ha degnamente sostituito in diverse occasioni.
Quello però che colpisce di Borini è senza ombra di dubbio il carattere: sin delle prime dichiarazioni, il giocatore si è manifestato deciso a far riscattare il suo cartellino dal club giallorosso – che lo ha preso in prestito dal Parma – ma deciso anche ad entrare nei cuori dei tifosi attraverso la sua tenacia e determinazione. E a poco sono servite le varie polemiche basate sul fatto che mal si sarebbe integrato con i compagni: al primo gol segnato, Fabio correva ad abbracciare i colleghi come tutti gli altri. Fatti e poche parole, insomma, come un soldato che esegue i compiti a testa bassa, cercando di farli al meglio, senza considerare le critiche che apparivano sui media. La sua volontà, espressa più volte anche attraverso le parole del suo agente, era quella di diventare un punto fondamentale di questa Roma, conquistando i tifosi giorno dopo giorno. Ma non solo. Grazie alla sua tecnica ed alla sua duttilità è stato convocato da Prandelli per i recenti Europei, preferito a quel Destro attualmente ad un passo dalla Roma. Il tecnico azzurro, in merito, sottolineò in una recente conferenza come la scelta ricaduta sull’attaccante emiliano sia stata determinata proprio da questa versatilità, caratteristica che sarebbe potuta essere utile ancora alla Roma.
Fino al 13 luglio. Dopo il riscatto a favore dei giallorossi, al club di Trigoria è giunta un’offerta del Liverpool, offerta considerata irrinunciabile dalla società date le rilevanti condizioni economiche. Il giovane giocatore si è dimostrato favorevole al passaggio solo dopo aver capito le intenzioni dei due club, ma il rammarico resta. Ciò che è sicuro è che, in un reparto nel quale il numero di giocatori poteva essere sufficente, ora si dovrà necessariamente operare, aggiungendo un attaccante ai difensori che sono imprescindibili nella rosa attuale (e dato per certo l’arrivo di Tachtsidis).
Servirà un giocatore con tecnica e carattere, un elemento duttile ed utile al gioco che proporrà Zeman, il cui attacco è finalizzato al suo reale compito – segnare gol -, un giocatore che si possa integrare con gli elementi a disposizione e che possa garantire continuità e concretezza.
[Greta Faccani – Fonte: www.vocegiallorossa.it]