Carmine Longo: “Nessuna penalizzazione per il Bologna”

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Direttore, prima di tutto le chiediamo un commento alla situazione di “tensione” che si era venuta a creare attorno alla squadra prima della partita contro il Lecce.
“Dico che purtroppo a Bologna si fa troppa confusione; non intendo come Città, da questo punto di vista Bologna è il massimo, ma intendo da parte di voi giornalisti Bolognesi.

Ci faccia un bilancio della partita contro il Lecce: la tenuta mentale e la forza del gruppo sono state la forza del Bologna sceso in campo sabato pomeriggio?
“Sicuramente dalla partita contro il Lecce (e non solo) viene la dimostrazione della differenza tra noi e le squadre che lottano per non retrocedere.
Anche nel secondo tempo della partita contro il Cagliari (oltre che nel secondo tempo di Bologna-Lecce) abbiamo giocato per fare la partita: abbiamo perduto, ma se avessimo fatto l’1-1 con Buscè o con Di Vaio, forse l’incontro avrebbe preso un’altra piega.
Il Lecce, invece, è venuto qua con l’obiettivo di non perdere: il risultato è che una volta preso il primo gol si è liquefatto come neve al sole ed ha poi subito anche il secondo.
Alla luce di tutto ciò posso quindi affermare che la nostra compagine ha sicuramente dei grandi valori.”

Malesani, prima dell’incontro di sabato, aveva parlato del fatto che si erano create troppe aspettative attorno al Bologna: pensa anche lei che questo sia stato un fardello psicologico sul Bologna?
“A me sinceramente sembra di essere fuori dal mondo.
In fase di presentazione del campionato avevo detto che erano nove le squadre che lottavano per non retrocedere: di queste, tre (Catania, Chievo e Cagliari) hanno più qualità di noi; intendo in termini di esperienza e abitudine, non di qualità dei giocatori.
Altre tre sono le neopromosse, che “per cabala” o per statistica rientrano sempre nella lotta-salvezza.
Infine, “in mezzo” considero il Bologna, il Bari e il Parma.
Il campionato, dopo 10 partite, dice precisamente questo, confermando quanto da me pronosticato.
Non so quali sono o potrebbero essere le aspettative diverse createsi attorno alla nostra squadra: a noi competono questi obiettivi in campionato, anche se chiaramente siamo intenzionati a fare anche meglio, e non certamente peggio.”

Scendendo maggiormente nel dettaglio della zona-salvezza, trova che le due principali candidate alla retrocessione siano Lecce e Cesena?
“Stiamo scoprendo l’acqua calda. Lecce e Cesena, insieme ad altre, saranno squadre coinvolte fino all’ultimo per non retrocedere.”

Mercoledì sera il Bologna sarà impegnato in trasferta contro il Genoa, che ha appena esonerato Gasperini a favore di Ballardini: secondo lei questo può rappresentare un vantaggio psicologico per il Bologna?
“No, ritengo che quando gli undici giocatori vanno in campo, tengono poco in conto di chi sia l’allenatore: non è che l’allenatore dà e toglie la maschera con l’ossigeno, oppure taglia il filo e muore la squadra. noi giochiamo contro il Genoa, non contro Ballardini”.

A proposito dei prossimi impegni: quanto sono importanti i prossimi due incontri del Bologna nel prosieguo del campionato? Quanti punti pronostica che i rossoblu possano raccogliere?
“Realisticamente, da due punti in su, tutto va bene.
Queste due partite rappresentano certamente uno snodo cruciale nella stagione del Bologna.
L’obiettivo è quello di chiudere il girone di andata a non meno di 20 punti; poi è anche ovvio che più punti si fanno, meglio è.

Passando dal calcio giocato a quello “dei bilanci”: qual è l’attuale situazione relativamente al tema stipendi e ritardo nel pagamento dell’IRPEF?
“Per questo dovete chiedere all’ufficio amministrativo e non a me, io non conosco queste situazioni.
In ogni caso non voglio parlare di penalizzazioni nel modo più assoluto: per affrontare questo discorso bisognerebbe prima non pagare, solo dopo poi potremmo discuterne, ma fortunatamente questo non è il nostro caso.

Quale sarà il futuro di Viviano?
“Quella di Viviano è una compartecipazione con l’Inter che si dovrà risolvere in qualche modo.
Sinceramente non penso che il Bologna abbia tanti soldi a disposizione per acquistare l’intero cartellino del giocatore: ricordiamo che Viviano in questo momento è il portiere della nazionale.
L’Inter potrebbe “ritiralo” subito o lasciarcelo un altro anno, ma questi sono discorsi che si faranno nella prossima estate, visto che le comproprietà si dovranno discutere entro il 23 di giugno.”

A proposito di mercato, Radovanovic (che abbiamo scoperto in queste ultime partite) è stato ingaggiato per sostituire il mancato arrivo di Matic?
“No, stiamo parlando di due ruoli diversi.
Oltretutto Matic l’abbiamo scartato, e infatti sta facendo male pure in Olanda (dove si è trasferito, proveniente dal Chelsea): lo dico perché proprio ieri un nostro scout è andato a vederlo giocare con la maglia del Vitesse.
Radovanovic è più centrale rispetto a Matic, che invece è un interno: quindi sono due giocatori dalle caratteristiche differenti.”

[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]