L’ex attaccante ha dichiarato che se la Juve ha tagliato gli stipendi vuol dire che da che non si giocherà più. Giusti i tagli ma in Serie B e C vanno parametrati in maniera diversa. D’accordo nel finire il campionato ma farebbe i playoff
GENOVA – A fronte dell’emergenza Coronavirus che sta impedendo lo svolgimento delle attività sportive, la Juventus ha deciso di ridurre i compensi per quattro mensilità a giocatori e staff. Antonio Cassano, in una intervista rilasciata al quotidiano Corriere dello Sport ha espresso il suo parere in merito.
“Se lo hanno fatto è perché quasi sicuramente non si giocherà più questo campionato, vuol dire che lo sanno già altrimenti non lo avrebbero fatto“, ha dichiarato l’ex attaccante.
“Possibili correzioni se si tornasse a giocare? Si sarebbe potuto fare di mese in mese. Si sarebbe anche potuto fare a fine giugno –ha proseguito– In Serie A è giusto che si faccia un taglio, mentre in Serie B e in Serie C devono trovare soluzioni diverse perché lì i calciatori guadagnano molto meno. Nelle categorie minori i giocatori guadagnano 3-4-5 mila euro, c’é chi ha fatto mutui per la casa o che ha comprato un’auto a rate”.
Cassano ha detto di essere d’accordo con Gravina nel voler far ripartire il campionato. “In quel caso, però, servirebbe almeno un mese per la preparazione e questo vorrebbe dire arrivare ad agosto e diventerebbe un massacro per l’anno prossimo. Personalmente farei i playoff per assegnare lo scudetto”.