MASCALUCIA – Alessandro Potenza ed Adrian Ricchiuti “tirano” poco, davanti alle telecamere, nella conferenza mattutina tenutasi quest’oggi, i due etnei rimarcano una peculiarità che è di tutto il Catania, un fondamentale da migliorare già contro il Cagliari.
Alessandro Potenza: “Questa squadra manca spesso di equilibrio. Attacchiamo con più uomini di quanti potremmo permettercene. Il Cagliari verrà qui a giocarsi la partita. Abbiamo l’opportunità di arrivare a metà del cammino salvezza già alla prima settimana di Dicembre. Montella è come Zenga, ma il salto di mentalità non c’è.. manca..” “L’importante è esser rientrato. Gli ultimi due mesi sono stati parecchio difficili. Non riuscivamo a capire che tipo di infortunio avessi. Un dolore che tornava sempre. Il peggio è passato, sono molto contento di esser tornato a disposizione.
“Il nuovo modulo è stato provato mentre non stavo al meglio. Nel 3-5-2 posso adattarmi a fare il quinto di centrocampo ma non mi piace molto. Con la difesa a tre potrei ricoprire tutti e tre i ruoli centrali, lì mi trovo davvero bene.
“La sconfitta contro il Novara brucia. Abbiamo avuto la partita in mano per 70′. Certamente qualcosa non è andata. C’erano giocatori che non avevano la partita sulle gambe da tempo. Siamo quasi tornati agli episodi visti ad inizio stagione, quando subivamo contropiedi a ripetizione. Prendiamo di buono quanto fatto nei primi 70′. La rivincita a Milano sarebbe stata una bella partita da affrontare.
“Ci manca un po’ l’equilibrio. Negli ultimi mesi grandi risultati ma troppi goal. A Lecce non abbiamo preso goal, ed almeno un punto a casa l’avremmo comunque portato. E’ un discorso mentale. Ogni singolo giocatore in campo deve aver uno spirito vincente sul campo, individuare le difficoltà della squadra ed anziché spingersi in avanti in sette, farlo in cinque. Dobbiamo migliorare la lettura della partita in campo. Anche a Lecce, gli ultimi 10′ del primo tempo abbiamo sofferto.
“Nella gara col Novara è mancato il filtro, l’intesa tra centrocampo e difesa. Si aprivano troppi spazi alle spalle dei centrocampisti. Sicuramente è mancato un po’ l’apporto dei tifosi. I nostri tifosi sono stupendi ma tra il mangiare e l’andare allo stadio la scelta è logica. Siamo vicini a tutte le persone in difficoltà, proviamo a regalar loro un sorriso portando dei risultati importanti.
“Il Cagliari viene da alcune settimane difficili. Dico che se rigiochiamo la partita come contro il Chievo la vinciamo. Se il Cagliari si difenderà dovremo proprio mantenere grande equilibrio, potremmo vincere anche all’ultimo minuto. Se giocano a viso aperto allora cambia tutto. Secondo me cercheranno di vincerla, giocarla a viso aperto, noi li aspetteremo con la solita grinta. Vincere per noi è fondamentale in questo momento della stagione, arriveremmo alla metà dei punti salvezza alla prima settimana di dicembre.
“Il Mister ha dato serenità al gruppo, quel che era riuscito a Zenga. Viviamo la settimana in maniera differente, ed affrontiamo la partita senza distrazioni. Ha dato brillantezza ad ognuno di noi, instaurando una sana competizione. Ma il salto di maturità non credo il Catania l’abbia già compiuto.
“Col mister ho parlato. Io al posto di Izco? Sa di potermi adattare in quel ruolo, ma non ho le caratteristiche fisiche di Mariano. Lui è un giocatore più abile nella fase offensiva. La presenza di Legrottaglie è importante. E’ come il capitano che guida l’esercito in battaglia. Noi siamo molto contenti di averlo a fianco, e credo valga altrettanto per lui.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]