Tempo di sosta, tempo di bilanci.
Il Catania dei record ma anche quello più criticato, meglio scoprirne i perché senza analisi soggettivi e personali, ma attraverso i numeri: oggettivi, veritieri, tesi ad analizzare ciò che più conta, classifica e punti.
I rossazzurri hanno fin qui totalizzato ventuno punti, frutto di cinque vittorie, sei pareggi ed altrettante sconfitte. Tanto basta per arrivare ad occupare, insieme a Chievo e Genoa, la decima posizione in classifica. E, se primo paragone si vuole fare col campionato scorso, il Catania occupava dopo diciassette giornate la penultima posizione della classifica.
Dei ventuno punti ben diciotto sono arrivati al Massimino tra vittorie nette e risicate ma che comunque hanno portato punti importantissimi. Unico stop casalingo quello con la Juventus, frutto della sconfitta per 3-1. Fuori dal proprio stadio, i rossazzurri hanno raccolto tre pareggi e cinque sconfitte. E’ lì che bisogna migliore, è lì che necessita qualcosa in più per puntare più in alto.
Il Catania è al quinto posto nella classifica dei migliori rendimenti nei secondi tempi. Infatti, confrontando i risultati finali rispetto a quelli della prima frazione di gioco, hanno ottenuto ben cinque punti in più. Guida questa classifica il Chievo con sedici, la chiude il Brescia che ha perso ben diciotto punti nei secondi tempi.
Analizzando il rendimento etneo mese per mese, si scopre settembre come mese d’oro rossazzurro nel quale la squadra di Giampaolo ha ottenuto ben otto punti sui dodici a disposizione. Discorso opposto a novembre con soltanto due punti. Bene anche dicembre dove il Catania ha ottenuto ancora una volta otto punti ma su quindici.
Gli etnei hanno realizzato in questo campionato soltanto quattordici reti, piazzandosi al quintultimo posto nella classifica dei goal. Di queste reti dieci sono state realizzate al Massimino e soltanto quattro nel resto d’Italia. La squadra di Giampaolo ha poi subito diciotto reti, sei in casa (media di 0,7 a partita) e ben dodici fuori (media di 1,5 a partita) per una differenza reti complessiva di meno quattro.
Questo il percorso del Catania fin qui fatto che, numeri alla mano, vede proiettato il cammino rossazzurro oltre i quarantacinque punti, lì pronto a battere i record in Serie A. E, dinanzi a questi numeri, tante, forse troppe critiche. Che la squadra abbia ottime potenzialità è innegabile, così come è innegabile che non si sia espressa al meglio durante l’arco del campionato.
Ma, punto di partenza e di unione per tifosi, dirigenti, giocatori, allenatore e stampa deve essere l’unico obiettivo che, a quanto dichiarato, resta ancora la salvezza. Beh, per raggiungerlo si è sulla buona strada. Poi, se le visioni e le aspirazioni per qualcuno sono altre, è giusto che resti deluso, ma da se stesso, dalla illusioni formulate senza giusta causa.
E’ bello puntare in alto, ma è giusto farlo insieme.
Chiudiamo infine con qualche curiosità:
– Il Catania ha i due giocatori con statura più bassa di tutto il campionato: si tratta di Gomez (1,64 m) e di Ricchiuti (1,65).
– Maxi Lopez è il giocatore più falloso della serie A con 59 infrazioni commesse. Silvestre è l’unico ad esse a minutaggio pieno.
– Giampaolo è tra gli allenatori a cambiare più spesso formazione. Il tecnico etneo ha schierato lo stesso undici iniziale soltanto per due volte, in occasione di Milan-Catania alla terza giornata e Lecce-Catania alla sesta. In queste occasioni i rossazzurri presenti in campo erano: Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano; Carboni; Biagianti, Ricchiuti, Izco, Mascara; Maxi Lopez.
– La squadra di Pulvirenti è quella con il maggior numero di giocatori confermati in rosa (24) rispetto alla stagione precedente. Infatti i movimenti fatti in sede di mercato hanno visto gli ingressi di Martinho, Gomez e Antenucci (già di proprietà) e le cessioni di Martinez e Moretti. Inoltre è uscito dalla rosa pure Orazio Russo, adesso team manager etneo.
[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]